Riceviamo e pubblichiamo
Stanno arrivando in questi giorni a molti cittadini italiani, richieste di pagamento da parte del Comune di Macchia d’Isernia per sanzioni del Codice della Strada, peraltro raddoppiate, derivanti dall’uso/abuso del famoso autovelox, illegittimo, che continua a funzionare lungo la Strada Statale n. 85 venafrana.
Tanto premesso si chiede:
1. la rendicontazione dell’utilizzo di tutte le entrate accertate relative alle sanzioni del CDS ed il corrispondente ammontare delle entrate dell’esercizio dal 2013 al 31.12.2017;
2. per quale ragione, stando alle diffuse lamentele che ci sono giunte, vengono inoltrate intimazioni di pagamento raddoppiate a fronte di multe che sono state annullate con sentenze del Giudice o pagate o sono in corso di giudizio; in merito si chiede perché l’ufficio preposto, il Sindaco ed il Segretario comunale non provvedono ad evitare tale grave disservizio all’utenza.
Per quanto riguarda la richiesta di cui al punto 1) essa è dovuta in quanto dobbiamo esercitare le nostre prerogative di tutela di interesse sociale ed in particolare per le classi lavorative più deboli onde consentire che si possa conoscere l’effettiva utilizzazione dei fondi incassati per le sanzioni dell’autovelox e se esso avviene nel rispetto dei vincoli di destinazione.
Feliciantonio Di Schiavi – Resp. Ass. FIADEL –
Dott. Tiziano Di Clemente – Resp. PCL Molise –
Sig. Romano De Luca – Resp. Ass. Antimafia Caponnetto –
Antonio Turdò – Resp. Comitato PRO TRIGNINA –
Giuseppe Doganieri – Resp. Ass. Imprese di Trasporto – ASSOTIR –
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