“Si profila all’orizzonte una legge di stabilità che, con l’aumento dei ticket sanitari cui saranno costrette le regioni in Piano di rientro, colpirà soprattutto i malati e i loro redditi, compromettendo ancor di più il diritto alla salute dei cittadini e la solidità del nostro servizio sanitario nazionale”, è questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, sul testo della manovra finanziaria che prevede aumenti di tasse e ticket sanitari.
“Si sta scaricando il peso dei tagli al finanziamento del SSN e i costi dell’inefficienza organizzativa di Regioni e Stato sulle spalle dei cittadini, incidendo in negativo su un trend già molto preoccupante che vede da alcuni anni i pazienti costretti a rinunciare alle cure.
Dal 2008 al 2014 c’è stato un aumento del 26% dei ticket sanitari, come rileva l’ultimo Rapporto Agenas sui conti delle Regioni. Insieme al taglio di 4 miliardi di euro al Fondo sanitario nazionale previsto per il 2016, la situazione per la nostra sanità pubblica e la salute dei cittadini è drammatica. Si rischia, inoltre, di annullare il valore aggiunto che potrebbe venire dall’aggiornamento dei Lea. A questo punto crediamo che la mobilitazione generale di chi ha a cuore la sanità pubblica sia l’unica strada percorribile, per sperare in una inversione di rotta.
Chiediamo che il testo sia profondamente rivisto nel dibattito parlamentare sia sul livello di finanziamento sanitario che sulle misure dei ticket”.