Si è tenuto presso l’Assessorato regionale al Lavoro, il tavolo di gestione della crisi aziendale dell’ASTEC, azienda metalmeccanica del nucleo industriale di Pozzilli, da anni impegnata nelle lavorazioni di vetri per automotive, in partnership con la Saint Gobain, uno dei principali gruppi industriali mondiali del settore, tavolo riunitosi in seguito all’aggiornamento resosi necessario nel corso della riunione convocata lo scorso 16 dicembre per un approfondimento istruttorio da porre all’attenzione dell’INPS e richiesto dalle parti.
Obiettivo dell’incontro scongiurare l’ipotesi di licenziamento collettivo per 42 unità lavorative su una forza lavoro complessiva di 62 a partire dal 1° gennaio 2014, soluzione paventata a causa della contrazione delle commesse e della mancanza di liquidità, che non avrebbe permesso all’azienda di garantire la permanenza di tutti i lavoratori.
Un confronto serio e responsabile al quale hanno partecipato l’Assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia, e il Dirigente del competente Servizio regionale, Vincenzo Rossi, il management aziendale dell’Astec, nelle persone di Catia Bergamini e Andrea Proto, il rappresentante di Assindustria Molise, Massimo Iacobucci, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Cgil, Giovanni D’Aguanno, della Fiom Cgil, Giuseppe Tarantino, della Fim Cisl Abruzzo – Molise, Cesare Iallonardi, della Uilm Uil, Donato Giuliani, e le RSU aziendali.
Alla luce del parere positivo da parte della sede INPS di Isernia, territorialmente competente, è emersa la possibilità per la società ASTEC di collegarsi alla fruizione già avvenuta di 36 mesi di contratto di solidarietà con un intervento di Cassa Integrazione Ordinaria di 52 settimane nel biennio mobile, soluzione già sperimentata in altre sedi INPS d’Italia.
“Ancora una volta – ha sottolineato il Vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, – siamo riusciti, in un periodo di non facile gestione e di profonda crisi congiunturale, a scongiurare il licenziamento di lavoratori, individuando il percorso che, al momento, è risultato essere il meno penalizzante per tutti, azienda e lavoratori”.