Il Consiglio direttivo dell’Associazione della stampa del Molise respinge con forza il decreto Irpef varato dal governo Renzi, nella parte in cui prevede il taglio di 150 milioni per la Rai. Secondo le indicazioni dell’esecutivo, per coprire il mancato incasso la Tv pubblica dovrebbe cedere una quota della controllata Rai Way e rivedere l’assetto delle sedi regionali. Una ipotesi che il sindacato dei giornalisti del Molise giudica miope, lesiva dei diritti delle comunità locali ed anche pericolosa in assenza di una legge sul conflitto di interessi. L’informazione locale Rai rappresenta un presidio di professionalità, pluralismo, equidistanza e democrazia, a cui non si può e non si deve rinunciare e che deve far capo solo al servizio pubblico.
Alla Rai non bisogna tagliare i trasferimenti, peraltro dovuti perché versati dai cittadini, ma l’ingerenza della politica nella sua gestione. Il sindacato dei giornalisti sollecita da tempo la riforma della Rai, azioni decise per combattere l’evasione dell’abbonamento e anticipare la discussione del contratto di servizio. Un atto di coraggio del quale fino ad ora non vi è traccia. Nel contempo dice un netto “no” a provvedimenti estemporanei, senza capo e né coda, che colpiscono l’azienda, i cittadini e i lavoratori.
Auspichiamo che, così come accade nelle altre regioni, anche il Molise deve proseguire le azioni di contrasto al decreto, con la delegazione parlamentare, l’amministrazione regionale, le forze politiche e sociali per scongiurare un disegno sconclusionato e penalizzante per le comunità regionali. Il Direttivo dell’Associazione della stampa del Molise, al fianco dei colleghi e di tutti i dipendenti della sede Rai di Campobasso in questo difficile momento, ribadisce che, come per ogni situazione di crisi, profonderà tutte le energie e le risorse a disposizione per rafforzare ogni azione decisa dalla Federazione nazionale della Stampa e dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai.