Associazione Il Mondo e Noi: l’episodio che ha coinvolto il ragazzo autistico sia motivo di riflessione e sensibilizzazione

In riferimento all’episodio che nei giorni scorsi ha coinvolto il ragazzo autistico dell’Istituto Comprensivo “L.Pilla” di Venafro, l’associazione “Il Mondo e Noi” con sede a Campobasso, auspicando che simili episodi non abbiano più a verificarsi, in qualsiasi scuola, di ogni ordine e grado, o in altro contesto, si augura che si faccia piena chiarezza sull’accaduto ed esprime, al contempo, la propria vicinanza e solidarietà allo studente ed alla sua famiglia.
E’ bene che anche nel Molise si cominci a prendere coscienza delle tematiche dell’autismo e dei disturbi comportamentali, e a mettere in campo un sistema adeguato di servizi socio-sanitari. Le stime nazionali attestano la diffusione di queste problematiche in circa 600 mila persone, in Italia, e oltre 3 sono i bambini autistici ogni 1000 nati. Nonostante questi numeri, ad oggi non esistono studi certi sul fenomeno, ed anzi solo dal 12 settembre 2015 è entrata in vigore la prima legge nazionale sull’Autismo approvata definitivamente lo scorso 5 agosto dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato.
La Legge 18 agosto 2015, n. 134, rubricata “Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie” prevede l’inserimento dei trattamenti per l’autismo nei livelli essenziali di assistenza, l’aggiornamento delle linee guida per prevenzione, diagnosi e cura, e incentiva lo sviluppo della ricerca in questo campo così delicato.
Il testo approvato, inoltre, demanda alle Regioni il compito di recepirlo e integrarlo, adattandolo alle diverse realtà territoriali, ed affidando loro anche il funzionamento dei servizi di assistenza e la definizione di centri di eccellenza e coordinamento nella rete sanitaria regionale.

E’ necessario che la Regione Molise colmi questo vuoto normativo procedendo all’approvazione della proposta di legge “Linee di programmazione regionale per interventi socio-sanitari di presa in carico delle disabilità intellettive e dell’autismo nell’età evolutiva”, sottoscritta da esponenti della maggioranza e della minoranza del Consiglio regionale, e all’attenzione della Quarta commissione consiliare, recependo anche quanto previsto dalla nuova norma nazionale, che prevede una diagnosi precoce obbligatoria per i nuovi nati, uno screening entro i primi 18 mesi di vita, strumento, questo, che potrebbero utilizzare direttamente i pediatri e che garantirebbe, da subito, di rilevare il disturbo e le cure migliori, meno costose e con maggiori possibilità di recupero della persona.

Una Legge che punti, dunque, ad integrare e offrire nuovi servizi sociali, scolastici (con insegnanti specializzati), formativi e di avviamento al lavoro per tutte le persone con Disturbo dello Spettro Autistico (DSA). In questo modo si garantirebbe un’assistenza continua e per tutto l’arco della vita alla persona autistica, dalla prima infanzia all’età adulta, con la possibilità di essere inserita anche nel mondo del lavoro.

Lungi da ogni polemica, l’episodio in questione deve essere, per l’associazione e la rete sociale che si è sviluppata intorno a sé, motivo di riflessione, sensibilizzazione e promozione programmata in ambito normativo.

Il Presidente
Stinziani Gianni
Soci Fondatori
G. Di Soccio, A. Fusco, A. Galoppo, G. Perrella, A. Zicchillo

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