Il Tavolo Tecnico Interministeriale di verifica sulla gestione del sistema sanitario regionale ha sanzionato la Regione Molise con un susseguirsi di rilievi su prestazioni erogate ai cittadini e considerate extra-L.E.A. ovvero non contemplate nei Livelli Essenziali di Assistenza tutelate dall’art.32 della Costituzione. Basta leggere i Verbali del Tavolo Tecnico e le diffide inviate dal Sub-Commissario ad Acta alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Economia e ad altri Organi di controllo, per acquisire le ragioni del contenzioso sorto tra l’ASREM e l’Assessorato alle Politiche Sociale che improvvisamente si è ritrovato a farsi carico del rimborso delle prestazioni sanitarie o socio-sanitarie individuate come extra-L.E.A.. Trattasi di voci di bilancio per importi complessivi di gran lunga superiore ai 2 milioni annui che il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale trasferisce alla Regione Molise per il finanziamento delle attività erogate dagli Ambiti Territoriali di Zona o pagate direttamente dalla Regione. Il rimborso ai trapiantati e per le malattie rare incide per 800 mila euro annui, quello per l’acquisto dei farmaci di fascia C) si aggira sui 400 mila euro, la quota parte da stornare ai comuni per le rette dei minori affidati dal Tribunale agli Istituti arriva a 1 milione di euro, gli stanziamenti per il funzionamento essenziale dei n. 7 Ambiti Territoriali di Zona non può essere inferiore a 2 milioni di euro pena l’interruzione dei servizi sociali comunali, il contributo per gli 11 centri diurni socio-educativi e quello per i percorsi di inclusione sociali dei dimessi psichici o altro forme di intervento per le dipendenze patologiche, per i reclusi, i migranti ed i disabili si aggiungono alle somme menzionate. E’ chiaro che il Bilancio della Sanità di 650 milioni di euro annui se non si carica più anche il 2% di alcune prestazioni determina un’esigenza pari a 13 milioni di euro ovvero il 600% in più di quello che lo Stato trasferisce alla Regione col Fondo delle Politiche Sociali. Da qui nasce il contenzioso circa la natura delle prestazioni se sono da considerarsi semplice servizio sociale o erogazioni di servizi sanitari e/o socio-sanitari. In questo contesto si inserisce il progetto avviato dall’ASREM nel 2005 di assistenza socio-sanitaria ai malati di Alzheimer sul quale in tutti i casi l’Assessorato alle Politiche Sociali ha già svolto due riunioni istruttorie con i n.7 Ambiti Territoriali di Zona e con l’ASREM il 23 ed il 30 dicembre, per ottenere la continuità delle prestazioni sanitarie a tutti i pazienti in trattamento che non sono state mai interrotte, e per predisporre l’attivazione di un progetto esecutivo integrativo triennale di carattere socio-sanitario e sociale, con risorse proprie della Regione non riconducibili a quelle attribuite dallo Stato per il Fondo Sanitario. Secondo le intese tecniche già definite con gli Ambiti Territoriali queste procedure si concluderanno con somma urgenza per alleviare i disagi delle famiglie e restituire serenità ai pazienti, pur in un contesto controverso determinato dal commissariamento del sistema sanitario regionale. Tale commissariamento avvenne il 29 luglio 2009 per via di un debito che è arrivato a sfiorare un miliardo di euro e che oggi si aggira ancora sui 400 milioni di euro. Dimenticare le cause dei problemi della sanità molisana non aiuta ad aiutare chi dimentica per la patologia dell’Alzheimer.
Assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer. Attivate le procedure per il rispristino del servizio
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