Arte e tradizione nei presepi di Giovanni Teberino

Ho visitato la mostra dei presepi di Giovanni Teberino, nei locali del Museo dei Misteri a Campobasso e ne ho colto il pregio, oltre che l’originalità. Mi è piaciuto molto (e parlando con Teberino ho capito di non essere l’unico) l’abbinamento tra i presepi e gli ‘ingegni’ dei Misteri: infatti nella sala ‘Cosmo Teberino’  sono collocati  davanti ad ogni Mistero del Di Zinno i  13 presepi che hanno significato, forma  e caratteristiche simili. Un abbinamento per tema particolarmente bello, spiegato con delle tavole a beneficio dei visitatori; questi sono stati molti e provenienti da varie regioni. “Sono venuti in tanti- conferma Giovanni Teberino –  gente comune, scolaresche, gruppi sportivi, ragazzi del corso di catechismo, famiglie intere accompagnate dai bambini e diversi turisti”. L’autore mi ha spiegato il significato di ogni presepe realizzato; senza voler a tutti i costi stilare una graduatoria di merito, perché non sarebbe giusto visto l’impegno che ogni opera richiede, dico di essere rimasto particolarmente colpito da alcuni di questi. Un presepe con le persone in fuga da  un alto muro divelto, con tanto di filo spinato, che l’autore in maniera specifica richiama al muro ‘annunciato’ dal presidente americano Donald Trump al confine con il Messico; ma anche il presepe con l’interno di casa Teberino e la figura del compianto padre di Giovanni e lui stesso, ritratto con la fisionomia da bambino. E ancora: l’opera con i personaggi di Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta e ancora l’opera ‘multipla’ con varie scene ritratte dentro e fuori una casa carceraria (si parla molto di ‘giustizia riparativa’ e quel presepe in un certo senso la richiama). Ma sono belle anche le altre rappresentazioni.  Ho notato con piacere anche una vetrinetta con le miniature dei Misteri, realizzate con estrema cura da Franco Baranello: loro sono due validi esempi di custodi della migliore tradizione campobassana, ottengono risultati con un duro lavoro di ricerca sulla storia campobassana e  realizzano vere e proprie opere d’arte, contribuendo alla promozione della città capoluogo oltre i confini regionali. Ancora pochi giorni per visitare la mostra dei presepi: a me sembra una buona idea.

Stefano Manocchio

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