In merito alla questione relativa al prossimo ed annunciato arrivo di circa 200 rifugiati a Campomarino, in seguito alle note diffuse da amministratori vari su testate giornalistiche, il presidente della Provincia di Campobasso dichiara quanto segue: “Ho letto con attenzione le note a tema diffuse in questi ultimi giorni e devo comunque sostenere che la situazione desta se non allarme, ma almeno inquietudine, condividendo le perplessità del mio assessore Di Labbio. Ferma restando sia la nostra predisposizione all’integrazione ed all’accoglienza, al sostegno delle persone in difficoltà ed alle vittime della disperazione, vorrei essere d’accordo sul metodo. A tal riguardo – si chiede Rosario De Matteis – mi auguro si rifletta circa l’opportunità di destinare centinaia di richiedenti asilo, rifugiati, a Campomarino, a metà strada tra il centro cittadino e il mare, in piena stagione estiva, in una stazione balneare. Come la prenderanno i turisti? Come reagiranno le famiglie? Sono state previste e saranno attuate le misure di controllo con adeguate forze dell’Ordine? Non era forse più delicato mettere da parte strutture ricettive in località a vocazione turistica o almeno limitarne il numero degli ospiti, dirottandoli magari in zone più gestibili? D’altro canto, non stiamo parlando solo del vitto e dell’alloggio, ma di una serie di attività di contorno all’accoglienza e alla integrazione partecipata, che sono alla base delle iniziative Sprar. Per questi interrogativi, chiedo al prefetto ed alle autorità locali, se sia possibile una più attenta riflessione, tenendo conto che Campomarino raggiunge le 70 mila e più residenze nella stagione calda”.
Arrivo di 200 rifugiati a Campomarino, De Matteis : quali misure di controllo sono previste?
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