I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale a carico di D.S.N., 40enne del luogo, ritenuto uno dei componenti della banda che mise a segno una rapina a novembre del 2012 in pieno centro ai danni della gioielleria “Lo scrigno d’oro”. Le indagini condotte dai Carabinieri diretti dalla locale Procura hanno consentito di acquisire un grave quadro probatorio a carico dell’uomo, che da un’articolata attività investigativa, è risultato essere il basista del colpo che ha fruttato gioielli per un valore di 300mila euro.
L’immediato intervento di una pattuglia dei Carabinieri consentì l’arresto di Ferraiuolo Michela sorpresa nei pressi dell’esercizio commerciale mentre tentava di fuggire. Le indagini eseguite dai Carabinieri hanno permesso nel giro di pochi mesi di individuare ed arrestare a giugno scorso, sempre in esecuzione di provvedimenti custodiali emessi dal Tribunale di Campobasso, i complici della donna tutti di origine napoletana. Secondo quanto ricostruito D.S.N. sia nei giorni precedenti che in quello della rapina ricoprì il rolo di “basista” e di “palo” pianificando e realizzando in concorso con gli altri indagati l’azione delittuosa per poi agevolare la fuga dei rapinatori accompagnandoli a Napoli, in auto, nascondendo l’autovettura utilizzata dai corrieri per raggiungere il Molise. Lo scorso 30 ottobre i 5 rapinatori sono stati condannati dal Tribunale di Campobasso a pene che vanno dai tre ai quattro anni e sei mesi. L’arresto del basista eseguito dai Carabinieri quadra il cerchio.