Nel pomeriggio del 4 febbraio u.s., la Polizia di Stato di Campobasso ha tratto in arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Campobasso, M.V., classe 1975, responsabile dei reati di peculato aggravato e calunnia.
Il predetto, dovrà scontare una pena residua di anni 3, mesi 10 e giorni 6 di reclusione, oltre l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale durante la pena.
Già nel 2009, la Squadra Mobile aveva condotto indagini a carico di un titolare di istituto di vigilanza il quale, incaricato della vigilanza e custodia di denaro dei clienti presso il caveau dell’Istituto, si appropriava illegittimamente di oltre 5 milioni di euro che deteneva in ragione della funzione svolta. A seguito dell’ammanco, accusava, pur sapendoli innocenti, alcuni suoi dipendenti della sottrazione del denaro.
Le indagini permisero di ricostruire l’intera vicenda, mettendo in luce la particolare personalità dell’uomo che, con astuta meticolosità, prima fece sparire il denaro, poi sottoscrisse una denuncia falsa per simulare un reato ed ottenere benefici economici, incolpò successivamente due persone dell’avvenuta sottrazione e decise, infine, di confessare rilasciando, però, dichiarazioni generiche e contraddittorie proprio nella parte in cui esse dovevano far luce sulla destinazione del denaro sottratto. Provvide, altresì, ad ordinare la distruzione delle registrazioni della sala conta al fine di eliminare le prove di reato e, imperterrito, continuò nella condotta di appropriazione anche dopo l’intervento degli ispettori bancari.
Una personalità definita allora dal Giudice Falcione “scaltra” e “professionalmente orientata verso il crimine”
Il condannato aveva già scontato la pena di anni 1, mesi 1 e giorni 24 di custodia cautelare in carcere. La sentenza a suo carico è diventata definitiva il 26 gennaio u.s..
Arrestato 40enne responsabile dei reati di peculato aggravato e calunnia.
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