Associazionismo, mobilità, agricoltura e paesaggio: questi, gli argomenti oggetto dei tavoli d’approfondimento tenutisi lunedì e martedì scorsi nell’ambito della Strategia nazionale aree interne. Discussioni importanti e finalizzate alla definizione della Strategia “Area Matese” che, dopo il via libera al preliminare, dovrà essere approvata in via definitiva. Agli incontri hanno partecipato il Comitato nazionale aree interne, i sindaci e gli amministratori dei 14 comuni che fanno parte dell’area pilota “Matese”, le associazioni locali interessate, la Regione Molise e l’Università degli Studi del Molise.
A Sepino, con il supporto del Formez, è stato affrontato il tema dell’associazionismo tra comuni, possibilità che la Strategia offre per gestire in forma associata alcune tipologie di servizi. Gli amministratori dell’area, dopo un’attenta valutazione rispetto alle esigenze specifiche e alle diversità territoriali, hanno manifestato la volontà di associare alcune funzioni quali ad esempio edilizia scolastica, catasto e sistemi informatici.
All’Unimol è stato approfondito il tema “Mobilità e Trasporti”. La Strategia punta anche sul potenziamento del sistema di mobilità interna soprattutto per quanto riguarda pendolari e turisti. Obiettivo primario, promuovere l’accessibilità degli attrattori turistici del territorio privilegiando le opportunità di una “fruizione sostenibile” delle risorse ambientali e culturali. Per facilitare l’accesso alle risorse naturalistiche, storiche e alle strutture museali si pensa ad un “sistema di mobilità dolce” mediante la realizzazione di una rete ciclabile da affiancare ai sentieri turistici della dorsale matesina. Per quanto riguarda i pendolari, che ogni giorno usufruiscono del sistema trasporti, l’obiettivo è quello di facilitare l’accessibilità ai poli funzionali (scuola, lavoro, servizi sanitari, sportivi e culturali). Considerando, inoltre, che l’area sarà interessata dalla realizzazione della metropolitana leggera, l’obiettivo è quello di realizzare piattaforme multifunzionali, presso le stazioni, per l’erogazione di servizi integrati ai cittadini e ai turisti.
A Cantalupo nel Sannio si è riunito il tavolo “Agricoltura e Paesaggio”. L’agricoltura, considerando la vocazione dell’area, deve tornare ad assumere un ruolo fondamentale. L’esodo dai piccoli paesi verso i poli urbani, sempre di più centri di erogazione di servizi, ha comportato il progressivo abbandono del settore. La strategia intende sostenere le produzioni locali di qualità promuovendo una economia diversificata, integrata e innovativa e puntando anche al recupero di antiche colture tradizionali. Un’innovazione, inoltre, sarebbe l’introduzione dei distretti rurali che sostengano la collaborazione tra piccoli imprenditori e ne aumentino la competitività, supportandoli nella commercializzazione, nell’innovazione di prodotto e nei servizi di supporto. Ma l’area matesina è caratterizzata anche dalla presenza di un paesaggio caratteristico, incontaminato. Per quanto riguarda il turismo, la riflessione è incentrata sull’idea del “cammino” quale tessuto connettivo per direzionare e focalizzare la strategia d’investimento da costruire. L’area Matese potrà diventare “terra di cammino” grazie ad un’azione specifica di manutenzione e valorizzazione dell’enorme patrimonio tratturale e sentieristico-ambientale.
Area matese, tavoli di approfondimento: associazionismo, mobilità, agricoltura e paesaggio
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