L’area di crisi comincia a far vedere alcuni spiragli per vie che portino a nuova occupazione, attraverso i primi bandi che saranno discussi nella cabina di regia. L’accordo di programma è alla firma dei ministeri competenti, il PRRI definito e pronto per offrire quelle opportunità create per far ripartire il lavoro nella nostra regione. E’ certamente una lotta contro il tempo per fare in modo che in tante realtà davvero si possa passare da un sostegno al reddito, che ha solo arginato la disperazione dei lavoratori a una nuova e buona occupazione.
L’area di crisi da sempre definita un’opportunità e tutto un sistema di sostegno al reddito che ovviamente ha un limite temporale, a fare da tampone in attesa dei risultati tesi a rioccupare.
Certo che cominciare ad affrontare una discussione vera sui bandi è motivo di soddisfazione anche perché si entra nel concreto e da qui a qualche mese, bisognerà verificarne i risultati.
Abbiamo su questo tema di volta in volta espresso soddisfazione, quando si vedeva aggiungere un altro pezzetto al mosaico, quando si è chiuso l’accordo con Amadori, quando si è rilevato l’alto numero di manifestazioni d’interesse.
I bandi in discussione oggi sono quattro, due destinati all’auto impiego uno ai tirocini per gli over 30 e uno per le imprese che intendono innovare.
Questi primi bandi sono in linea con quanto da tempo richiesto, in particolare quello che riguarda l’auto impiego con un importo pari a 30.000 euro destinato ad ogni lavoratore che vorrà intraprendere un nuovo percorso lavorativo. Va bene la linea di avere due bandi diversi che coprono tutto il territorio regionale e va bene prevedere un momento di verifica dei risultati attesi e l’opportunità di rimodulare le risorse.
I tirocini per gli over 30 sono una misura utile, a patto che il tirocino costituisca una vera e nuova porta d’accesso ad un lavoro stabile che per’altro prevede anche l’utilizzo di bonus occupazionali.
Ovviamente tutti gli altri bandi devono essere predisposti in tempi brevi, per completare quanto previsto nel PRRI per offrire tutte le opportunità a disposizione delle imprese per favorire la ricollocazione.
Continuiamo a sostenere che non possiamo passare il tempo a vedere cosa succederà, per fare poi analisi dei risultati, ma dobbiamo accelerare con tutte le misure da mettere in campo, attraverso i bandi per centrare gli obiettivi della reindustrializzazione di quelle aree e soprattutto della ricollocazione dei lavoratori.
Perseguire tutte le vie per rendere attrattivo il nostro Molise anche con misure aggiuntive basate sulla fiscalità di vantaggio e quanto possibile e necessario per affiancare le misure già previste con l’area di crisi, e a quanto pare la strada intrapresa, va in questa direzione.
Il luogo di confronto già c’è ed è la cabina di regia, bisogna subito mettersi al lavoro per fare in modo che il messaggio in uscita e a promuovere i bandi sia chiaro e univoco così come deve essere efficace l’azione di sostegno e supporto verso i fruitori e in particolare a chi mostrerà coraggio e entusiasmo ad imprendere in regione, siano esse imprese già costituite che da costituire.
La CISL è pronta a dare il proprio contributo, per un percorso concreto a favore dello sviluppo e del lavoro per tutta la regione.
Giovanni Notaro
Area di Crisi, Notaro (CISL): i primi bandi
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