La CGIL Molise esprime forte preoccupazione sulla tempistica per il riconoscimento dell’area di crisi complessa.
Dopo che il Ministero dello Sviluppo Economico in data 7 agosto 2015 ha accettato le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa ( Campochiaro-Venafro ) e a seguito dell’insediamento del tavolo Regionale tra la stessa Regione e le parti economiche-sociali avvenuto lo scorso 10 novembre 2015, non vi è traccia del percorso costitutivo di una proposta organica per concludere la procedura entro 9 mesi dall’emanazione del decreto di riconoscimento.
Lo scopo dell’area di crisi risiede proprio nella capacità di risposta concreta e veloce ad una situazione di criticità straordinaria di un territorio, ma dopo 5 mesi di attesa e poche dichiarazioni di intenti enunciati al tavolo regionale, nulla altro e dato sapere.
Occorre conoscere l’idea progettuale della Regione e approfondire le scelte strategiche da compiere nell’ambito del perimetro territoriale che l’accordo medesimo ha stabilito.
La CGIL spera che,il ritardo accumulato, la mancata convocazione del tavolo e l’assenza di una proposta, non sia dovuta a ripensamenti o riprogrammazioni in atto sia sull’individuazione del territorio coinvolto, sia sulle scelte strategiche da compiere.
E’ fondamentale ripartire dal territorio, dalle criticità dei settori agroalimentare – tessile – meccanico- edile, dalla necessità di prevedere investimenti nuovi ma anche attivazione di percorsi a salvaguardia per i lavoratori espulsi dalle aziende in crisi .
Ribadiamo la necessità di un piano organico di sviluppo regionale che contempli l’integrazione delle varie misure economiche a disposizione in grado di rilanciare il fragilissimo tessuto economico e produttivo dando una visione nuova e piena di prospettiva al Molise e ai tanti disoccupati e cassaintegrati.