Ara Molise, Petraroia: fare chiarezza su ciò che sta accadendo è un dovere istituzionale che la Regione Molise è obbligata a rispettare

Stante l’urgenza della questione, sottopongo in via straordinaria alla Vostra attenzione, la sollecitazione avanzata da alcuni allevatori del Molise, probabilmente d’intesa con il personale dell’Associazione Regionale Allevatori, circa l’esigenza d’intervenire sulla messa in liquidazione dell’Ente posto formalmente al punto 3) dell’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci prevista in prima convocazione per il 27 aprile p.v. e in seconda convocazione per il 28 aprile alle ore 11.30.
Vista la legge regionale n. 30 del 2 ottobre 2006 e successive modifiche ed integrazioni, le vigenti normative nazionali di settore e la Determina Dirigenziale n. 1178 del 17.03.2017 con cui la Regione Molise ha disposto sia l’impegno per il pagamento del contributo di 219.809 euro erogati dal Ministero dell’Agricoltura, che il mandato di spesa vero e proprio n. 1258 del 12.04.2017 in favore dell’A.R.A., è indispensabile acquisire preliminarmente in sede istituzionale una serie di chiarimenti sulla destinazione di tali fondi, considerato che il personale vanta 11 mensilità pregresse.
Più in generale, sarebbe opportuno approfondire la problematica alla luce del nuovo disposto normativo nazionale in materia di etichettatura di latte e formaggi sulla provenienza e tracciabilità del latte, pur nella consapevolezza che tali innovazioni meritano di essere ricondotte ad una oculata analisi scientifica come correttamente evidenzia il Prof. Giampaolo Colavita, docente presso l’Università degli Studi del Molise.
Non è in discussione il diritto del singolo allevatore di registrare direttamente presso la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica i propri capi e/o di farsi assistere da un’associazione di Torna di moda la demografia. Non annoia più ascoltare cifre e dati. Piuttosto, fa paura leggere e meditare certe proiezioni sul futuro demografico dell’Italia. E del Molise, in particolare. “Perché sempre meno sono i bimbi che nascono – afferma il vescovo Bregantini- e sempre più crescono le nostre esigenze. Personali e sociali”.
Ad affrontare questo decisivo tema sarà la prof.ssa Cecilia Tomassini dell’Università degli studi del Molise docente di Demografia ed Elementi di Statistica sociale.
Il quarto incontro, promosso dalla Scuola di formazione all’impegno socio-politico “Beato Giuseppe Toniolo” di Campobasso, si terrà giovedì 27 aprile, alle ore 17.30, presso la Biblioteca della Scuola di Teologia della diocesi di Campobasso -Bojano, in via Mazzini, 80, Campobasso.
Ma proprio per cogliere le radici etiche di questo terremoto demografico occorre ristudiare un documento vaticano, snobbato e poco ascoltato. E’ l’enciclica di Paolo VI, la Humanae Vitae, uscita ancora nel 1968, provocando grande sconcerto nel mondo cattolico, perché sembrava severa e penalizzante la modernità.
Oggi, invece, a 50 anni di distanza, quel documento Pontificio risulta essere profetico. Viene infatti riletto come un intervento che va ben oltre la morale cattolica. Investe infatti l’intera nostra società, che ha paura di capire come il rispetto della vita, l’apertura ad essa, la gioia che nasce dal donare la vita ad altri è di fatto la base operativa di un coraggio che cambia il nostro futuro.
Il testo verrà studiato, con stile sapienziale, dall’arcivescovo Bregantini. Un documento atteso e contestato e perciò serio ed impegnativo; un testo che può essere attualizzato come base della lettura demografica del Molise.
L’incontro sarà una preziosa occasione, anche in campo laico, per capire che solo ponendo radici di coraggio etico sarà possibile avere anche riposte valide sul piano economico e sociale.

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