Non intendo affatto scendere allo stesso livello polemico – e al limite dell’offesa personale – che ha contraddistinto la nota stampa del consigliere Cristiano Di Pietro il quale mi accusa di non aver compreso le motivazioni alla base dell’Apq Viabilità sul quale ho “osato” esprimere la mia posizione critica. Nel constatare che il segretario de “Il Molise di Tutti” assume anche il ruolo di avvocato difensore dell’assessore Nagni che di certo non ne ha bisogno, ribadisco – senza polemizzare nemmeno sui retropensieri che affollano il comunicato stampa del collega Di Pietro circa la mia persona e future decisioni che dovrei prendere – che ho contestato le scelte effettuate dall’amico Pierpaolo sin dal gennaio scorso e , a stretto giro, lo stesso mi aveva rassicurato circa la presa in carico – da parte del suo assessorato – della questione Fondovalle del Tappino. Dirò di più: nella nota stampa del 20 gennaio scorso, Nagni mi garantiva che avrebbe organizzato un incontro fra tutti i sindaci dell’area per comprendere al meglio come e dove intervenire.
Per quanto riguarda i fondi destinati all’alluvione, i sei milioni di cui il consigliere Di Pietro parla, mi preme specificare che la destinazione degli stessi è stata concertata con i territori sulla base delle priorità e delle emergenze riscontrate e da sanare; la decisione circa l’utilizzo dei fondi, poi, è stata assunta dal presidente Frattura al quale il consigliere Di Pietro potrà – ove mai ne sentisse ancora la necessità – chiedere lumi e spiegazioni. Sono certo che, con il governatore, non utilizzerà né il linguaggio né gli argomenti che ha inteso rivolgere nei miei confronti. Per quanto attiene la chiosa del consigliere Di Pietro, circa il lavoro di squadra, sottolineo che proprio questo è mancato e tale “assenza” ha prodotto i risultati che ho inteso criticare.
Apq Viabilità, Ciocca replica a Di Pietro: è mancato il lavoro di squadra
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