Inquinamento ambientale, disastro ambientale, traffico e abbandono di materiale ad alta radioattività, omessa bonifica e impedimento del controllo sono le nuove fattispecie di reati ambientali introdotti nel nostro ordinamento giuridico con la normativa che ha ricevuto l’approvazione definitiva, ieri sera, da parte del Senato della Repubblica.L’approvazione della legge sugli Ecoreati rappresenta un grande passo avanti per il nostro Paese che ci consente di raggiungere gli Stati Europei più avanzati in materia di salvaguardia dell’ambiente e tutela del territorio.Con il raddoppio dei termini di prescrizione e l’aumento delle pene per le fattispecie più gravi, diventa più efficace la lotta alle ecomafie e all’uso illegale delle risorse ambientali, a vantaggio della salute dei cittadini.
L’introduzione dei reati ambientali nel codice penale rappresenta un punto di partenza che aiuterà certamente ad evitare in futuro disastri come quello della Terra dei fuochi e dell’ amianto, degli inceneritori e delle discariche non controllate, attraverso una solida strategia nazionale e globale sul ciclo integrato dei rifiuti, sui siti da bonificare, sulla salvaguardia degli ecosistemi.
In tal senso la costituzione della polizia ambientale, così come indicato nell’ordine del giorno da me proposto ed approvato dal Senato e dal governo, diventa urgente e necessaria per l’ attività di prevenzione e controllo del territorio, oltre che per perseguire le varie forme di criminalità organizzata, che speculano e concludono affari milionari a danno della salute pubblica e dell’ambiente.