Riceviamo e pubblichiamo
Nella seduta della Conferenza Stato Regioni del 22.12.2016 è stato approvato il “Rinnovo dell’Accordo quadro tra il Governo, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano in materia di politiche attive del lavoro per il 2017”
Auspichiamo, pertanto, – affermano i Precari dei CPI del Molise- che la Regione Molise dia seguito al suddetto accordo e adotti gli atti procedurali consequenziali alla sua attuazione al fine di assicurare la prosecuzione dei servizi per il lavoro e dei contratti degli operatori dei Centri per l’Impiego del Molise per l’annualità 2017 come sta avvenendo in tutte le altre regioni italiane.
Nel testo dell’Accordo, ratificato poi in Conferenza Stato-Regioni, si sottolinea “la fondamentale importanza e la necessità di un forte rilancio delle politiche attive del lavoro a livello nazionale, riconoscendo reciprocamente, a tal fine. un ruolo strategico sia delle amministrazioni centrali, sia delle amministrazioni regionali”. Un approccio necessario anche per garantire “un miglior funzionamento del mercato del lavoro” e la “creazione di occupazione di qualità”. La “gestione sinergica di tali servizi riveste fondamentale importanza” e ha portato “anche per l’annualità 2017 a gestire la fase di transizione di comune accordo in forte spirito di leale collaborazione, in continuità con quanto stabilito per le annualità 2015 e 2016”.
Per questo Stato e Regioni sono impegnati a:
– “garantire congiuntamente la continuità di funzionamento dei Centri per l’impiego […] secondo quanto sottoscritto con gli Accordi del biennio 2015-2016”;
– “reperire, per l’annualità 2017. le risorse per i costi del personale a tempo indeterminato e per gli oneri di funzionamento, nella misura di 2/3 a carico del Governo e di 1/3 a carico delle Regioni, confermando la ripartizione già in atto nell’anno 2016, basata sul numero effettivo di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato dell’annualità 2015”;
-“finalizzare la definizione di un piano congiunto di rafforzamento dell’erogazione delle politiche attive, mediante l’utilizzo coordinato di risorse contenute nei Piani Operativi Nazionali e Regionali, nel rispetto delle attuali allocazioni delle risorse e nel rispetto dei Regolamenti dell’Unione Europea in materia di fondi strutturali”.
Nel testo si stabilisce infine anche l’esigenza di “ridefinire tempestivamente il contenuto dell’Accordo nel caso in cui, a seguito dell’iter legislativo della riforma in atto, venga meno la fase di transitorietà e siano rideterminate le competenze in materia di servizi per l’impiego e politiche attive del lavoro”.
I PRECARI DEI CPI DEL MOLISE