È stata approvata a Palazzo Moffa la legge volta a tutelare le donne vittime di endometriosi, una patologia a forte rilevanza sociale. Un problema che incide significativamente sul sistema sanitario europeo e italiano, con una spesa media annua, rispettivamente, di 39 miliardi di euro e di 4 miliardi e mezzo nel nostro Paese. La legge, arrivata in Aula dopo il voto unitario in Quarta Commissione, è stata approvata all’unanimità dei presenti. “L’endometriosi – ha affermato il consigliere regionale Nunzia Lattanzio, relatrice in Aula – è una malattia che necessita di particolari attenzioni. Colpisce anche le minorenni ed è riconosciuta come una delle prime tre cause di sterilità. La ricerca sull’endometriosi è particolarmente attiva e gli studi stanno provando a spiegare quali possano essere le cause dell’insorgenza del problema. A Bruxelles si è iniziato a parlare di questa malattia già nel 1999: è di quell’anno, infatti, un documento sottoscritto da 266 parlamentari europei nel quale si denunciò la scarsa conoscenza della patologia sia tra i medici sia tra la popolazione. Il documento impegnò i Governi nazionali ad attivarsi per l’opportuna conoscenza della patologia e il 31 ottobre 2013 il Parlamento italiano ha presentato un disegno di legge sull’endometriosi. Oggi siamo arrivati all’approvazione di una legge regionale, grazie all’impulso del collega Vincenzo Cotugno e sull’esempio del Friuli Venezia Giulia, che ha lo scopo di creare una rete di assistenza delle donne affette da endometriosi, diffonderne la conoscenza, adottando provvedimenti finalizzati all’esenzione del costo delle prestazioni. La legge regionale, inoltre, mira a promuovere la ricerca e a sostenere le associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza solidaristica”.
Novità e particolarità della legge rubricata ‘Disposizioni per la tutela delle donne affette da endometriosi’ riguarda l’istituzione di un Osservatorio regionale con compiti di prevenzione e diagnosi precoce della malattia, il cui personale lavorerà senza percepire compensi, gettoni di presenza e rimborsi spese. La legge prevede, inoltre, l’istituzione di un Registro regionale, teso a favorire gli studi sulla materia e le strategie terapeutiche, individuando nel 9 marzo di ogni anno la giornata regionale per la lotta all’endometriosi.