Vorreste abitare nelle vicinanze di un ripetitore radio alto oltre 40 metri, il più alto del Molise? La risposta scontata ce l’hanno data sabato i cittadini campobassani che abitano in Via Manzoni, all’altezza del villaggio Mimosa, i quali hanno avuto in questi giorni l’amara sorpresa. In pratica un privato cittadino della zona, senza avvisare minimamente alcun vicino di casa, conscio dei potenziali ottimi guadagni, ha concesso parte del terreno della sua villa alla Telecom per la “realizzazione di una nuova stazione radio base mediante l’installazione di un palo flangiato di 30 mt sul quale veranno ancorati 3 sbracci con rispettivamente 2 antenne”.
Questo si legge su piccoli fogli affissi al cancello della villa, dove si legge anche la data dell’autorizzazione del Comune (n.175/Ottobre2013). Una autorizzazione comunale che è passata sotto il naso dei consiglieri, molti dei quali ricandidati alle prossime elezioni e che gridano all’allarme, ora.
Siamo in stretto contatto col “Comitato No Antenna”, un comitato nato spontaneamente, composto da abitanti della zona, che ha fatto richiesta di accesso agli atti tramite un avvocato e che fa da coordinamento per l’attività popolare di contrasto alla installazione. Noi del MoVimento 5 Stelle stiamo contribuendo col nostro aiuto a formare una forte iniziativa cittadina, abbiamo aiutato a raccogliere le firme della petizione popolare del Comitato e visioneremo le carte richieste per capire se ci sono state inosservanze normative.
Il giardino in questione, nel quale già è stata fatta la base di cemento, è posto a pochi metri dai confini del comune di Ferrazzano, dove ancora persistono determinati vincoli che non permettono ulteriori installazioni di questo tipo. Ma paradossalmente saranno proprio i residenti nel villaggio Mimosa (Ferrazzano) a subire maggiormente le onde emesse.
Le antenne di telefonia mobile producono campi ad alta frequenza e sono potenzialmente molto dannose nel tempo, soprattutto se si rimane esposti a lungo alle onde elettromagnetiche. È per questo motivo che impianti di questo tipo non vengono alzati nelle vicinanze di ospedali, scuole, case per anziani che vengono definite come aree sensibili. E quella è comunque una zona ad alta densità abitativa.
La legge che determina i limiti di controllo dell’emissioni elettromagnetiche è la Legge quadro n. 36 del 2001 con tutti i decreti che si sono succeduti nel tempo. La legge regionale, la n.20/2006 e s.m., fissa le norme per la tutela della popolazione dall’inquinamento elettromagnetico generato da impianti di telecomunicazione e radiotelevisivi. I Comuni adottano un regolamento e il rilascio dell’autorizzazione è vincolato alla preventiva acquisizione del parere dell’Agenzia Regionale per la protezione ambientale del Molise.
Siamo stati questa mattina con i cittadini del Comitato per consegnare le oltre 500 firme all’Assessore competente e al Sindaco, i quali si sono mostrati disponibilissimi a sentire le istanze del Comitato e a muoversi in base alle normative attuali che abbiamo sottoposto all’attenzione. Ne è venuta fuori una istanza di revoca dell’autorizzazione che è stata scritta dagli avvocati facenti parte il Comitato e sottoscritta anche da alcuni nostri attivisti.
Ai cittadini, soprattutto ai residenti della zona, chiediamo di mantenere alta l’attenzione a questo tema e alle future iniziative del Comitato.