Angolo dell’avvocato/I diritti dei minori al tempo del Covid

La pandemia in corso ha modificato completamente o quasi i nostri comportamenti e il nostro stile di vita. I provvedimenti restrittivi, resisi necessari per contenere i contagi, hanno provocato impatti su vari aspetti della nostra socialità, ma hanno avuto effetti particolarmente problematici su alcune categorie, quali, ad esempio i minori, essendo totalmente in contrasto con i diritti garantiti dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo e con i principi garantiti dal nostro ordinamento.

Tra i minori, tuttavia, si sono trovati a vivere un momento particolarmente difficile quelli con genitori separati o divorziati ed i minori con disabilità o in condizioni di fragilità fisica per gravi patologie.


Il nostro ordinamento, infatti, garantisce ai minori figli di genitori separati o divorziati il diritto alla bigenitorialità, ossia ad avere relazioni affettive significative con entrambi i genitori. Per tale motivo nel nostro ordinamento, salvo casi particolari, in caso di separazione o divorzio vi è l’affidamento condiviso del minore, nel quale ciascuno dei genitori ha eguale responsabilità nei confronti dei figli, anche se non sia con loro convivente.


Nel periodo attuale il problema principale è rappresentato dall’esigenza di bilanciare il diritto dei minori alla bigenitorialità con il diritto alla salute. Spesso le misure di contenimento della pandemia inserite nei vari DPCM che sono stati emanati Shanno inasprito il conflitto familiare, o sono state strumentalizzate per peggiorare contrasti già esistenti. Ciò perchè in tali disposizioni non erano state inserite regolamentazioni del diritto del genitore non convivente a visitare i propri figli.


Il Governo è intervenuto più volte con delle FAQ pubblicate sul sito istituzionale a chiarire l’ammissibilità degli spostamenti dei genitori separati o divorziati anche in zona rossa, per garantire la continuità dei rapporti genitori-figli, importanti per la salute del minore, ponendo come condizione il rispetto delle modalità di visita previste dal provvedimento di separazione o divorzio, o secondo quanto concordato tra i genitori. Nonostante ciò, si sono verificati contrasti tra genitori che sono stati risolti dai vari Giudici in modo diverso.
La FAQ del Governo, infatti, non possono essere considerate vincolanti, non essendo norme, e dunque a volte sono state disattese da alcuni Giudici, i quali hanno ritenuto prevalente il diritto alla salute del minore, limitando i contatti con il genitore non convivente a videochiamate via Skype o altri strumenti telematici.

Vi sono state altre situazioni legate alle misure di contenimento che hanno coinvolto i minori, come ad esempio l’aumento di violenze ed abusi nei confronti di quei minori che vivono in situazioni a rischio.


Ma anche il diritto all’istruzione, costituzionamente garantito, per alcuni minori con famiglie in difficoltà economiche è stato compromesso, in quanto non tutte le scuole sono state in grado di garantire la fornitura di un quantitativo sufficiente di strumenti gratuiti per la didattica a distanza onde evitare la dispersione scolastica.

Le famiglie in cui è presente un minore “fragile” hanno affrontati invece difficoltà dovute sempre alla mancata previsione di casi particolari nella normativa di emergenza al rientro in presenza nelle scuole. Era stato regolamentato, infatti, soltanto il caso del minore in quarantena, per cui si prevedeva la DAD, non considerando che alcune patologie gravi non avrebbero consentito ad alcuni minori il rientro a scuola in piena pandemia in totale sicurezza. Tali casi non normati sono stati affrontati dai genitori degli alunni fragili, dai loro medici di base e dai Dirigenti Scolastici, i quali, caso per caso, hanno dovuto, gli uni, assumersi la responsabilità di fornire documentazione attestante le patologie dei propri figli, certificata dal medico curante, e, dal canto loro, i Dirigenti Scolastici, valutare la necessità della DAD per quel singolo alunno e regolamentare la stessa.


Si spera, pertanto, che, qualora la pandemia non cessi, cosa che ci auguriamo si possa evitare, si provveda a regolamentare queste ed altre situazioni che per ora appaiono trascurate.

Avv. Assunta Morelli
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