Un’ ulteriore sentenza a favore dei correntisti emessa dal Tribunale di Campobasso il 18 Marzo u.s. (Giudice U. Dott.ssa Barbara Previati ), con la quale un importante istituto di credito presente nel capoluogo deve restituire circa settecentoventimila euro ad un correntista,imprenditore di Campobasso,assistito dagli Avvocati Aldo e Carmine De Benedittis del Foro di Campobasso.
Il titolare di un’importante società presente sul territorio campobassano si era opposto alla pratica illegittima dell’anatocismo applicata dalla banca in questione,ed ha visto riconosciuti i propri diritti di restituzione di quanto indebitamente pagato negli anni nel corso dei rapporti contrattuali di conto corrente intrattenuti.Si tratta di un ulteriore risultato a favore dei correntisti contro la pratica illegittima delle banche che in passato capitalizzavano trimestralmente gli interessi passivi,commissioni di massimo scoperto e spese.
Chi ha avuto nel corso degli anni passati scoperti di conto corrente con contratti stipulati prima del 2000 può richiedere la restituzione di ingenti somme pagate indebitamente alle banche!
Ciò è possibile anche per i rapporti di conto corrente già estinti,purchè non siano decorsi 10 anni dalla loro chiusura o estinzione.La ripetizione dell’indebito può essere richiesta fin dall’inizio del rapporto contrattuale (quindi,a ritroso,anche da 10,20 o 30 anni) purchè si sia in possesso della documentazione contabile di riferimento (estratti conto).
Massima attenzione per i correntisti a cui è stato notificato un Decreto Ingiuntivo!
Nella maggior parte dei casi dalla rielaborazione del conto corrente risulta un credito a favore e non un debito,oppure l’eventuale debito si riduce di somme consistenti. Opporsi sempre entro 40 giorni dalla notifica del Decreto Ingiuntivo.