il 25 novembre come ormai ogni anno, si celebrata la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Un fenomeno ormai divenuto un cancro che sta devastando la società. Da nord a sud, nel nostro Paese, quasi ogni giorno, questa assurda malattia miete vittime innocenti. Soltanto nel 2018 non ancora concluso, si contano 83 vittime di femminicidio, secondo i dati elaborati e diffusi dal Centro di Ascolto Uil nazionale.
Mentre la scienza fa passi da gigante, l’informatica ci collega istantaneamente da un capo del mondo all’altro, mentre le relazioni diventano sempre più virtuali, nulla cambia nel modo di interpretare le relazioni tra i generi, con rapporti ingabbiati in schemi mentali, spesso patologicamente fermi.
Le donne continuano a morire per mano dell’uomo che proclama di amarle e a nulla pare che serva parlarne continuamente. Anzi, paradossalmente sembra che il fenomeno dilaghi sempre più. Siamo ancora alla ricerca della ricetta magica che possa infine porre un freno a quella che ormai tutti definiamo “mattanza”!
Ma noi non smetteremo di parlarne e di manifestare, fintanto che una sola donna subirà violenza. E’ necessario voltare pagina ed educare tutti al rispetto dell’altro a prescindere dal genere cui appartiene. E le donne, dovranno imparare a rispettare se stesse, sempre di più.
La Uil da anni ormai si batte per l’eliminazione delle violenze contro le donne in ogni campo, in quello familiare, in quello lavorativo e in quello sociale sarà presente alla celebrazione a Campobasso, oggi domenica 25 novembre, con il Centro di Ascolto e il Coordinamento Pari Opportunità, in Piazza Municipio, unitamente a tutte le Associazioni ed Organizzazioni che hanno a cuore il futuro delle donne e che confluiscono nella Consulta comunale femminile. L’appuntamento è dalle ore 11:00 alle ore 13,30 e dalle 17:00 alle 19,30. A seguire ci sarà una fiaccolata fino all’area antistante il vecchio Romagnoli, ove si svolgerà la cerimonia di intitolazione del Parco XXV Novembre.
Noi della Uil dedicheremo le celebrazioni di questo 25 novembre alla nostra collega di Brescia Manuela Bailo, assassinata lo scorso luglio dall’uomo che diceva di amarla, ma che non ha avuto pietà della sua giovane vita, né rispetto del suo amore senza confini.
«E’ tempo che si modifichi l’atteggiamento interiore ed esteriore del genere maschile verso le donne. Ė tempo che noi uomini si prenda la parola, si agisca, si affermi coi fatti la cultura e la pratica della parità, del rispetto, della valorizzazione delle differenze, perché la libertà delle donne è una grande questione democratica che interroga la società e tutti noi. Il silenzio o, peggio ancora l’indifferenza, non sono più tollerabili…». Questo affermano nell’appello pubblicato sul sito Uil Nazionale, i componenti maschili delle segreterie confederali di Cgil – Cisl – Uil, invitando ad abbandonare ogni retaggio maschilista e ogni forma di violenza di genere, sia fisica sia psicologica e ad appuntare sui propri vestiti un fiocchettino bianco, simbolo internazionale della lotta contro la violenza sulle donne.
Cambiare si può, se saremo uniti! Donne e uomini, le due metà della mela.