Il Consigliere Salvatore Micone ha portato all’attenzione del Consiglio Regionale lo stato dei lavori inerenti la legge 56 del 2014 (cd. Legge Delrio) la quale ridisegna confini e competenze dell’amministrazione locale. In particolare, dall’attuazione di tale legge deriverà un nuovo assetto delle competenze e delle funzioni delle province e di conseguenza della regione e dei comuni.
“Nel corso della Conferenza Unificata dell’11 settembre 2014, afferma Micone, veniva siglato l’Accordo tra Governo e Regioni il quale ha provveduto ad individuare le funzioni, attualmente svolte dalle Province, oggetto di riordino e che rientrano nella competenza legislativa statale, prevedendo che entro il 31 dicembre 2014 le Regioni avrebbero dovuto approvare i progetti di legge regionale contenenti i criteri e le modalità di trasferimento delle funzioni esercitate dalle Province”.
“Tale progetto di legge regionale di riordino non risulta però ad oggi ancora realizzato nella nostra Regione in quanto con deliberazione di Giunta Regionale n. 759 del 31 dicembre 2014 sono stati dettati meri “Principi per il riordino delle funzioni amministrative in attuazione della legge 7 aprile 2014 n. 56” ed è stato contestualmente assunto l’impegno all’adozione della legge di attuazione della legge 56/2014”, puntualizza Micone.
L’accordo prevedeva altresì l’istituzione di un Osservatorio regionale con compiti di impulso, coordinamento e ricognizione delle funzioni amministrative provinciali oggetto di riordino, nonché
per la formulazione di proposte concernenti la riallocazione presso il livello istituzionale più adeguato. Tale organismo è stato istituito nella nostra Regione con atto della Giunta Regionale n. 436 del 17 settembre 2014 con la funzione, tra le altre, di dare impulso e coordinamento alla ricognizione delle funzioni amministrative provinciali oggetto di riordino ai sensi dell’art. 1 comma 89 della legge 56/2014 e per la conseguente formulazione di proposte concernenti la loro riallocazione presso il livello costituzionale più adeguato.
“Vista quindi la rilevanza della questione sottesa alle problematiche della ridefinizione delle funzioni provinciali con evidente ricaduta sui servizi erogati ai cittadini ed al contempo a quella occupazionale inerente il personale delle province di Campobasso ed Isernia e pertanto l’urgenza della definizione del predetto atto legislativo regionale, ho inteso proporre all’Assemblea Consiliare apposita proposta di deliberazione in ordine alla istituzione di una Commissione Speciale ai sensi dell’art. 29 comma 2 dello Statuto con la funzione di supporto all’Osservatorio sulla finanza territoriale, al fine di addivenire in tempi rapidi alla definizione della normativa regionale volta a ridisegnare l’assetto delle funzioni di cui alla legge 56/2014 e che restasse in essere fino al completamento di tutte le procedure inerenti il riassetto delle competenze e delle funzioni degli enti locali”, sottolinea Micone. L’importanza di un‘azione di supporto è da ravvisare nel tenore dell’attuanda riforma che, oltre ad incidere sul riassetto di numerose competenze e funzioni a livello territoriale, va ad incidere altresì su un numero fortemente rilevante di posti di lavoro che, anche sulla base delle previsioni normative della legge di stabilità 2015, risultano a rischio. Quest’ultima infatti ha espressamente statuito che con decorrenza 1° gennaio 2015, gli enti devono ridefinire la dotazione organica degli enti medesimi in riduzione del 50% della spesa relativa al personale di ruolo alla data di entrata in vigore della legge Delrio nel caso di Province, e del 30% nel caso delle Città metropolitane o delle province montane, specificando che è individuato, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della medesima legge, il personale che rimane assegnato agli enti e quello da destinare alle procedure di mobilità.
“Tuttavia, continua Micone, nel corso della seduta del Consiglio Regionale del 17 marzo scorso, veniva respinta la mia proposta di affiancare l’Osservatorio Regionale da parte di una Commissione Speciale con il compito di vigilare, monitorare e supportarne l’operato al fine di una più celere soluzione normativa da parte del Governo regionale, sulla base della contestuale assunzione di un preciso impegno da parte di quest’ultimo in ordine all’imminente presentazione del relativo disegno di legge”.
Ad oggi però, benché sia scaduto il termine del 31 marzo, dal Governo Regionale e dall’Osservatorio ancora non arrivano proposte né atti da sottoporre all’attenzione della competente commissione consiliare. Tutto questo genera al contempo una grave situazione di incertezza istituzionale e grande preoccupazione nei dipendenti provinciali interessati dalla riforma che ancora non vedono alcun atto di riorganizzazione dell’Amministrazione locale propedeutico ad una loro ricollocazione lavorativa.
“Ribadisco, pertanto, la necessità e l’urgenza di provvedere alla predisposizione degli atti normativi da parte del Governo Regionale al fine di tutelare i cittadini e la qualità dei servizi loro offerti nonché di salvaguardare i posti di lavoro del personale interessato dalle riforme”, conclude infine Micone.
Anche i dipendenti provinciali abbandonati dal Governo Regionale. Micone: “ancora nessuna risposta e grave incertezza istituzionale”
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