Antonio BUONO, Delegato dell’Ance Molise, l’associazione dei costruttori edili molisani, affronta il problema dei criteri di aggiudicazione nelle gare d’appalto.
Secondo Buono “Nell’ottica di accelerare le procedure amministrative, bisogna battersi per modificare la legge vigente, prevedendo che l’unico criterio di aggiudicazione per gli appalti fino a 2,5 milioni di euro sia il massimo ribasso, dal momento che le aggiudicazioni con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa comportano costi notevoli per le imprese per la necessità di modificare i progetti e scontano tempi procedurali molto lunghi, vista la necessità della nomina di una commissione che deve valutare le offerte dal punto di vista qualitativo e che a volte impiega tempi biblici”.
Per Buono “L’offerta economicamente più vantaggiosa (la gara con le cosiddette “migliorie”) per importi contenuti non è adatta alle esigenze delle imprese di costruzione nell’attuale contesto. I criteri di aggiudicazione, massimo ribasso e offerta economicamente più vantaggiosa, devono essere contestualizzati alla luce di ciò che le imprese edili chiedono da tempo: diminuire i tempi di aggiudicazione degli appalti per permettere al sistema economico di essere al passo con la velocità del mercato e dare lavoro rapidamente agli operai”.
Il Delegato dell’Ance Molise conclude osservando che “L’Ance Molise ha sempre chiesto progetti effettivamente esecutivi: se così fosse, non ci sarebbe bisogno di migliorarli, e si toglierebbe ogni discrezionalità alle stazioni appaltanti. E così, la competizione avverrebbe sul prezzo, ovviamente verificando attentamente l’anomalia e applicando il “taglio delle ali” alle offerte, che devono essere rispettose del costo del lavoro, cioè dell’applicazione del corretto trattamento economico e giuridico previsto dal contratto collettivo di lavoro per gli operai”.