L’invecchiamento della popolazione causa inevitabilmente un aumento di malattie croniche e, di conseguenza, un aumento delle prescrizioni mediche. Questo può portare al rischio di interazioni tra farmaci diversi, ma anche a problemi di natura diversa in quella che viene definita “politerapia”.
I pazienti possono infatti assumere anche otto o più farmaci al giorno. In questi casi, oltre alle interazioni tra farmaci, i rischi della politerapia includono le interazioni tra il farmaco e la malattia, la tossicità dei farmaci stessi, la mancata adesione alla terapia e il costo. Un numero di criteri sono stati sviluppati per guidare la prescrizione delle medicine nell’anziano, ma mentre questi criteri sono utili da un punto di vista di valutazione della qualità, non forniscono informazioni sui rischi attuali della politerapia e i metodi più adatti per studiare il problema.
E’ questo il tema al centro del seminario “Importanza dell’epidemiologia farmacologica nello studio dei tumori dell’anziano”, che sarà tenuto lunedì 11 maggio alle ore 14 nella Sala conferenze del Parco Tecnologico Neuromed, in via dell’Elettronica, Pozzilli (IS). L’appuntamento, organizzato dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione del Neuromed, vedrà come relatore Lodovico Balducci, Professore di Oncologia e Medicina, nonché capo della divisione di Oncologia geriatrica, del H. Lee Moffitt Cancer Center and Research Institute di Tampa, in Florida.
“Il professor Balducci – dice Giovanni de Gaetano, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione Neuromed – è considerato uno dei massimi esperti americani di ematologia geriatrica. Le problematiche relative all’uso dei farmaci negli anziani diventano ogni giorno più importanti e rilevanti anche da noi in Italia. Balducci unisce una profonda conoscenza dei problemi scientifici ad una appassionata attenzione al paziente come persona. Il suo seminario riporterà dati sconcertanti sui danni che un uso non appropriato dei farmaci nel paziente geriatrico provoca negli Stati Uniti, e non solo in quel Paese”.
“Balducci – aggiunge Maria Benedetta Donati, Capo del Laboratorio di Medicina Traslazionale – è anche direttore della rivista “Journal of Medicine and the Person”, il cui obiettivo è di sostenere il ruolo centrale della persona, cioè delle necessità di paziente, medico, infermiere. Secondo Balducci, infatti, l’ operatore in sanità accompagna uomini e donne attraverso l’esperienza della malattia e quindi del proprio limite. Perciò sente profondamente l’interesse per gli aspetti clinici, professionalizzanti e umani del proprio lavoro, sempre utilizzando una metodologia scientifica rigorosa”.