Un plauso alle consigliere Romagnuolo e Calenda che hanno avuto il coraggio di dire quello che pensano senza piegare la testa. Non è stata la Lega a metterle fuori “per lesa maestà” ma la loro scelta a determinare una rottura insanabile che è destinata ad avere ripercussioni politiche in Molise
in Consiglio, sull’attività della Giunta e nella società molisana.
Ad affermarlo è Aldo Di Giacomo presidente “Una Nuova Italia” che ribadendo il sostegno espresso al centrodestra in occasione delle
recenti elezioni regionali molisane che – dice – ha contribuito all’elezione di un consigliere regionale, esprime vicinanza e piena solidarietà alle due consigliere.
Nella Lega purtroppo sembra prevalere la “caccia ai dissidenti” al punto – sottolinea Di Giacomo – che anche in Emilia Romagna e Veneto a
breve ci saranno nuovi provvedimenti di espulsione oppure dimissioni volontarie.
È questa una profonda delusione perché i molisani, come accaduto per abruzzesi e sardi, avevano posto aspettative nel partito di Salvini al quale, evidentemente, è sfuggito di mano il partito sul territorio,
affidandolo a chi dimostra di non essere in grado di gestire i rapporti politici e soprattutto quelli interpersonali, non tenendo conto di quanti in campagna elettorale ci hanno messo faccia ed energia.
A Romagnuolo e Calenda offriamo la nostra “casa civica” che è innanzitutto presidio di civismo puro e di rispetto di autonomia.