Dopo la fortunata esperienza avviata lo scorso anno con il progetto COCOABE, continua l’impegno dell’Assessorato alle Politiche Agricole dalla Regione Molise nella promozione di progetti tesi a promuovere la mobilità internazionale dei giovani molisani con l’intento di favorire l’inserimento nel mercato del lavoro e stimolare l’auto- imprenditorialità. “Agro-Start Mobility”: Mobilità transnazionale per lo sviluppo delle competenze, la crescita dell’occupazione e la competitività delle PMI nel settore dell’agricoltura biologica e dell’allevamento” è il nome dell’edizione 2014/2015 che verrà interamente finanziata grazie all’approvazione del progetto candidato sul Programma Comunitario Erasmus+, senza alcun onere sul bilancio regionale.
“Il raddoppio del budget rispetto alla linea di intervento messa in campo lo scorso anno è la conferma della validità dell’idea progettuale, un successo che si è concretizzato grazie al lavoro di squadra che vede coinvolti, oltre all’Assessorato alle Politiche Agricole, anche Associazioni private e di categoria, Istituti scolastici ed i ragazzi che, nella scorsa edizione, hanno fatto registrare ottime performance” spiega l’assessore regionale alle Politiche Agricole Vittorino Facciolla.I tre Istituti Agrari di Campobasso, Riccia e Larino, nonché l’Istituto per le Biotecnologie Ambientali di Campobasso, sono i protagonisti e, quindi, i beneficiari di percorsi di mobilità in Spagna, Portogallo, Malta, Regno Unito, Francia e Repubblica Ceca, oltre che di un periodo di formazione linguistica.La novità di quest’edizione è rappresentata dai destinatari. Oltre agli studenti delle classi quarte, infatti, il progetto “Agro-Start Mobility” coinvolge 50 neodiplomati, di cui almeno il 50% donne, che avranno l’occasione di perfezionare la propria formazione in ambito internazionale, intraprendendo un percorso imprenditoriale che faccia leva sul patrimonio locale.
“Il periodo di permanenza estera- continua Facciolla- rappresenta una buona occasione per stabilire dei rapporti commerciali internazionali, sempre più necessari per chi intende avviare attività imprenditoriali”. Le competenze acquisite saranno valutate e certificate attraverso il sistema ECVET dai Centri per l’Impiego. Il partenariato estero, invece, sarà composto da operatori con esperienza decennale nella mobilità internazionale e nella formazione professionale.