E’ sempre in auge la normativa che disciplina la concessione di aiuti di Stato nel settore agricolo. Articolata in due parti, viene attuata grazie ad un regolamento di esenzione che permette agli Stati membri di non notificare gli aiuti di Stato alle piccole e medie imprese che producono prodotti agricoli. Nel commentare positivamente l’approvazione del provvedimento gli esperti della Commissione europea evidenziano come “il quadro normativo, per la sua coerenza con quello relativo allo sviluppo rurale, offre al settore agricolo uno strumento stabile ed efficace che permette di svilupparsi armoniosamente nel tempo. La possibilità di esentare certi aiuti di Stato contribuisce ad alleviare i problemi del settore, soprattutto quando gli agricoltori si trovano in situazione di effettiva necessità. Il tutto in considerazione che la normativa, è impostata in modo da inserirsi sulla falsariga della politica di sviluppo rurale portata avanti dalla Commissione, oltre a costituire una delle tappe del processo di semplificazione avviato con la comunicazione della Commissione stessa titolata “Semplificazione e migliore regolamentazione per la politica agricola comune”. In conformità a quest’ultima sono stati abrogati gli orientamenti che disciplinano gli aiuti di Stato a favore della pubblicità e quelli per i test TSE ossia quelli sui capi morti e i rifiuti dei macelli, come pure la comunicazione in merito alla concessione di aiuti sotto forma di crediti di gestione. In quanto agli Orientamenti per gli aiuti di Stato nel settore agricolo, già redatti restano applicabili in casi specifici per un periodo limitato. Fra le categorie di aiuti figurano quelli basati al rispetto delle norme; gli aiuti ai programmi in essere e quelli connessi ai pagamenti che riguardano la politica in materia di acque, gli aiuti connessi alle esenzioni dalle accise e del settore forestale. Nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli, la concessione di aiuti di Stato sarà disciplinata dalle disposizioni applicabili nel settore industriale. Da parte sua il regolamento permette di accordare aiuti in caso di perdite dovute alle avverse condizioni atmosferiche come quelle che si registrano in questi giorni a malattie animali o fitopatie. A dare man forte alle normative il regolamento preesistente secondo il quale gli Stati membri dell’Unione Europea possono accordare aiuti che, in condizioni ben determinate, da non considerare veri e propri aiuti di Stato quando non superano una base minima fissata in 3.000 euro su tre anni per singolo agricoltore. Si tratta di una normativa che permette di rilanciare appieno il ruolo dei piccoli e medi imprenditori agricoli che risentono in maniera negativa le distonie del mercato e quello molisano non è immune.
Massimo Dalla Torre