Una ambulanza del 118, una di quelle a cui Frattura vorrebbe affidare i pazienti altomolisani, è rimasta bloccata nella neve, la notte scorsa, in contrada Montagna, ad Agnone. Il mezzo è stato trainato dai vigili del fuoco e accompagnato fino all’ospedale di Isernia. Questo ennesimo episodio smentisce clamorosamente quanto sostenuto dal presidente della Regione Paolo Frattura, dal direttore generale dell’Asrem, Mauro Pirazzoli e dal direttore generale della Salute Marinella D’Innocenzo, sui tagli alla sanità dell’Alto Molise Alto. Le affrettate, sconclusionate decisioni sull’ospedale di Agnone, sono confutate dai report dei vigili del fuoco e dalle notizie delle ultime ore, ove mai ce ne fosse stato bisogno. Dalle zone interne non si arriva al primo ospedale utile in 30 minuti, anche in condizioni climatiche ideali, e comunque questa area, che resta l’unico polo turistico attivo 12 mesi all’anno con 50 mila presenze negli alberghi, ha il diritto di avere un presidio ospedaliero dotato di tutti i servizi. Vivere in montagna costa, lo sanno i comuni costretti ad affrontare le spese per sgomberare le strade e a riparare i danni del gelo e degli spazzaneve. Lo sanno i cittadini costretti a paga-re gli extra costi per costruire una casa, riscaldarsi, viaggiare continuamente per studiare, la-vorare, fare acquisti, curarsi. Come amministrazione comunale, come cittadini, non di serie B, faremo di tutto per difendere i nostri diritti, peraltro pagati più degli altri con tasse e addi-zionali regionali e provinciali.
Ass. Protezione Civile del Comune di Agnone
Geol. Daniele Saia