Ridurre l’addizionale regionale Irpef per le fasce più deboli senza ridurre le entrate tributarie, la Giunta regionale lavorerà a un provvedimento che contempli strumenti di contenimento e bilanciamento, quali le deduzioni di imponibile o le variazioni di aliquote differenziate per scaglioni di reddito. È stato approvato all’unanimità, nell’ambito della votazione della legge di bilancio 2015, l’ordine del giorno presentato in Consiglio regionale dal governatore Paolo di Laura Frattura, che, in linea con le altre importanti misure a sostegno dei cittadini in condizioni di indigenza adottate nella legge di stabilità appena varata, come il milione di euro stanziato per l’inclusione sociale e il contrasto alla povertà, ha proposto all’Aula il tema dell’attenzione dovuta ai tanti cittadini che vivono quotidiane difficoltà, già condiviso con i sindacati.
Nel testo dell’odg presentato dal presidente Frattura si legge: “Il Consiglio regionale tenuto conto delle istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali impegna la giunta regionale, sentita la commissione competente e le parti sociali, a presentare un provvedimento legislativo in riferimento all’addizionale regionale teso a modificare, senza riduzione delle entrate tributarie complessive, la progressività dell’addizionale regionale Irpef, disposta con l’art.2 della legge 9/2013 con la finalità di tutelare ulteriormente i percettori di reddito più bassi attraverso deduzioni di imponibile e/o variazioni di aliquote differenziate per scaglioni di reddito”.
Addizionale Irpef, l’aula approva l’odg di Frattura: impegno per ridurre aliquote per le fasce più deboli
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