Il 21 dicembre prossimo l’Azienda speciale “Molise Acque” consegnerà ai Comuni di Ururi, San Martino in Pensilis, Portocannone e Campomarino il secondo troncone dell’acquedotto molisano centrale; già terminate, invece, le operazioni di consegna del primo tratto che comprendevano le infrastrutture necessarie al sistema acquedottistico (Galleria di Rio Freddo A e B, derivazioni di galleria per il Molisano Destro e per il Molisano centrale e opere di interconnessione).
Il rilevante lavoro compiuto in Terza Commissione – che ha dedicato due sedute (22 febbraio e 1 agosto) e altrettante audizioni relative all’argomento, incontrando l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Pierpaolo Nagni, i vertici della Molise Acque, il commissario straordinario per la realizzazione dell’opera e i sindaci degli undici Comuni interessati –, le richieste che quasi un anno fa avanzammo al fine di ottenere il cronoprogramma di consegna dei lavori già ultimati, la costante attenzione sull’iter degli stessi stanno finalmente portando, anche se con notevole ritardo come è evidente, all’obiettivo della realizzazione, e quindi al conseguente utilizzo, dell’infrastruttura.
Per la consegna parziale prevista per il 21 dicembre, sono in corso dal 18 novembre le prove di funzionalità e di pulizia delle condotte dello schema idrico “Basso Molise: le infrastrutture interessate dalla consegna di questo secondo tratto dell’Acquedotto Molisano Centrale sono, tra le altre, i serbatoi di Guglionesi, Colle di Breccia e Termoli.
A seguire, quindi, sarà consegnato il terzo tratto, con tempi previsti entro la fine del mese di gennaio; tracciato, questo, interessato dal movimento franoso di Fossalto. Tale consegna parziale è legata ai tempi per ottenere il certificato di regolare esecuzione; l’ultimo sopralluogo effettuato il 26 novembre scorso ha avuto esito positivo.
Alla fine di febbraio potrà essere consegnato anche il quarto troncone che coinvolge l’infrastruttura di connessione con l’acquedotto molisano destro e con il sinistro.
Alla fine di marzo si procederà alla consegna del serbatoio di Guardialfiera, per la fine di aprile sarà possibile avviare il sistema acquedottistico in tutti i Comuni interessati con la consegna finale dell’infrastruttura completamente terminata che comprende i serbatoi di Termoli, Petacciato Centrale e Larino.
A fine aprile, nella speranza che tutto proceda come da crono programma, resteranno da consegnare il manufatto di sovravelocità “Villa Livia”, l’impianto di sollevamento per Guglionesi e quello di Greppe di Pantano che serviranno ai Comuni di Termoli, Guglionesi, San Giacomo degli Schiavoni, Petacciato e Montenero di Bisaccia.
Non posso esimermi, però, dal sottolineare come questa infrastruttura, che riveste da un decennio carattere di prioritaria importanza per migliaia di molisani, sia nata sotto una cattiva stella: me ne occupai fin dal 2007 quando cominciò a vedere la luce la predisposizione progettuale dell’opera e la Molise Acque ne gestì direttamente le fasi per la realizzazione.
Una battaglia, la mia, che si è rivelata assolutamente fondata: la commissione interna che allora giudicò i progetti non era adeguata, per titoli e competenze, alla valutazione degli appalti e quindi all’attribuzione dei punteggi. Lo hanno stabilito prima il Tar e poi il Consiglio di Stato.
E la stessa Azienda speciale è stata condannata al pagamento di una maxi ammenda da 2 milioni, 148mila 834 euro all’associazione temporanea di imprese che avrebbe invece dovuto aggiudicarsi la stessa gara per la realizzazione. Somma regolarmente versata nel 2010.
Suona come una beffa ricordare che, fra i motivi per ottenere maggiore punteggio utile quindi all’aggiudicazione dei lavori milionari, c’era proprio la tempistica per la realizzazione dell’opera!!!
Continuerò a seguire, come consigliere regionale e come presidente della competente Terza Commissione consiliare, l’evolversi delle consegne parziali con nuove sedute dedicate alla realizzazione dell’infrastruttura.
Chi mi conosce sa bene che andrò fino in fondo, anche questa volta.
Salvatore Ciocca