Acqua Pubblica: la Regione recepisca le sollecitazioni della Rete dei Sindaci e non invada la potestà decisionale delle amministrazioni locali

Nella situazione di confusione che si è determinata nella trattazione della proposta di legge n. 136/2016, l’emendamento decisivo per mantenere la gestione pubblica del servizio idrico integrato è il n. 32, sostenuto dal Forum dell’Acqua Pubblica, dalla Rete dei Sindaci, dal Comitato Acqua Bene Comune, da Libera contro le Mafie, Sindacati e Associazioni di tutela ambientale.
Tra 100 emendamenti e sub-emendamenti può accadere che, al momento del voto, su questo emendamento determinante possa esserci un calo di attenzione da parte dell’Aula. Fermo restando che il Consiglio Regionale può accogliere o meno l’emendamento del Forum dell’Acqua Pubblica, è preferibile fare chiarezza sul fatto che in caso di bocciatura, l’EGAM potrà per legge mettere a gara l’affidamento del servizio idrico integrato regionale.
Il Consiglio Regionale recepisca le sollecitazioni della Rete dei Sindaci e non invada la potestà decisionale delle amministrazioni locali ledendo la loro autonomia di scelta, e riservi la giusta attenzione alle delicate questioni di merito sollevate con atti formali sia dal Comune di Bojano che da quello di Venafro dove insistono le sorgenti del Biferno e del San Bartolomeo.

Michele Petraroia

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