“Sulle nostre strade circolano troppe auto troppo vecchie – dichiara il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e in Italia aumenta ancora l’età media del parco auto circolante più obsoleto d’Europa: l’età media delle quattro ruote è ormai di 9,5 anni; il rischio di morire in un incidente a bordo di un veicolo di 10 anni è più che doppio rispetto a una vettura di nuova immatricolazione; un Euro1 a benzina del 1993 fa registrare emissioni di monossido di carbonio superiori del 172% rispetto a un Euro4; un diesel Euro1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili di un moderno Euro5”.
“Le auto vecchie sono un problema economico, sociale ed ambientale – continua Sticchi Damiani – che va affrontato subito con misure strutturali. Per far ripartire il mercato automobilistico servono incentivi per il ricambio dei veicoli. Sono fondamentali incentivi per sostituire i veicoli Euro0/1 con Euro4/5 più moderni, efficienti ed ecologici. Per rendere comunque più sicuro un parco circolante così obsoleto è opportuno prevedere l’obbligo di revisione annuale per i veicoli con più di 10 anni di età”. Con queste parole il presidente dell’Automobile Club d’Italia ha aperto oggi a Roma i lavori della 69a Conferenza del Traffico e della Circolazione che ha riunito presso la sede dell’ACI i più importanti rappresentanti pubblici e privati della filiera dell’automobile per un confronto sul tema della rottamazione e del rinnovo del parco circolante.
La situazione del Molise – ha dichiarato il direttore degli Automobile Club Campobasso e Isernia, Giovanni Caturano – è peggiore della media nazionale. In Molise circolano oltre 86 veicoli per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di 82 veicoli per 100 abitanti e circolano quasi 65 autovetture per 100 abitanti rispetto ad una media nazionale di quasi 62 autovetture per 100 abitanti. Se guardiamo all’anzianità dei veicoli il Molise è messo davvero male – continua Caturano – Oltre il 62 % delle autovetture è classificato Euro 0,euro 1, euro 2, euro 3 e poco meno del 38 % ha classe Euro 4, 5 e 6. Le alimentazioni a benina e gasolio costituiscono il 93 % delle autovetture molisane. Il 5% delle autovettire è alimentato anche a GPL e il 2,20 anche a Metano. Soltanto lo 0,03 % ha alimentazione elettrica o ibrida.
I veicoli più vecchi sono più inuinanti e più pericolosi dei veicoli nuovi. Le famiglie si convincerebbero alla sostituzione dell’auto solo in presenza di incentivi o facilitazioni all’acquisto, che però in questo momento sono di difficile attuazione da parte dello Stato senza un adeguato piano di copertura. Una misura socialmente efficace e snella per le casse pubbliche potrebbe essere quella di favorire il ricambio di un vecchio catorcio con un usato più moderno di piccola cilindrata. Ciò allargherebbe i benefici a una più ampia fascia della popolazione, stimolando un percorso virtuoso con tanti automobilisti che riuscirebbero a monetizzare il loro Euro4 trovando le risorse per acquistare un’auto nuova.
ACI: in Molise troppe auto e troppo vecchie
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