L’edilizia, settore trainante dell’intera economia regionale, non può più attendere i tempi della politica. E’ il monito dell’ACEM (Associazione Costruttori Edili del Molise), che rivolge un accorato appello alle istituzioni regionali acciocché il settore delle costruzioni sia inserito a pieno titolo nell’agenda politica quale priorità assoluta da rilanciare per rimettere in moto il sistema economico molisano. “Fra un mese saremo a metà anno – spiega il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – ma non riusciamo a vedere traccia dell’edilizia nel disegno programmatico della nostra Regione, un settore che richiederebbe maggiore attenzione e considerazione, basti solo pensare alla mancata approvazione a tutt’oggi delle modiche al Piano Casa regionale sul quale dal mese di ottobre 2013 furono raccolti suggerimenti e proposte. “
“Le imprese hanno tempistiche differenti da quelle della politica – prosegue il Presidente Di Niro – si sta perdendo tempo prezioso con il rischio di ritrovarsi in piena estate, periodo in cui giocoforza si aggiorna tutto a settembre e così un altro anno è volato via senza risultati apprezzabili e con riguardo al Piano casa si avrà un anno in meno per utilizzarlo, vista la scadenza al 31 dicembre 2015.”
Secondo l’ACEM, tra le tante problematiche che tengono banco in questo momento di crisi profonda del settore dell’edilizia, la riforma della legge regionale n. 30 del 2009, ossia del Piano Casa Regionale, con la sburocratizzazione e semplificazione delle relative procedure e soprattutto con la riduzione degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, così come richiesto dalla stessa Associazione a fine 2013, potrà stimolare sicuramente la domanda del mercato dell’edilizia privata e ridare una boccata di ossigeno alle piccole e medie imprese del comparto.