La Commissione Europea ha dato il via libera in questi giorni al meccanismo della scissione dei pagamenti (split payment) per le operazioni tra fornitori privati e pubblica amministrazione, chiesto dall’Italia in deroga alla direttiva 2006/112/CE sull’IVA; meccanismo che avrà efficacia fino al 2017. Sulla posizione dell’Ue, l’ACEM si dichiara fortemente delusa. Già agli inizi dell’anno, l’Associazione aveva sollevato numerose critiche sul provvedimento perché per le imprese che hanno come principale committente la Pubblica Amministrazione si tratta di un ennesimo ostacolo per un settore già in gravi difficoltà: mentre le aziende non ricevono l’iva sulle commesse, hanno comunque l’IVA in pagamento verso i propri fornitori, con un forte sbilanciamento del flusso di cassa e necessità di far ricorso al credito, il cui accesso è proibitivo durante l’attuale fase recessiva.
“Speravamo nello stop dell’Europa a questa misura assai dannosa e proprio il fatto che è provvisoria ed è stata varata in un momento così difficile dimostra l’indifferenza delle istituzioni tutte verso le imprese – dichiara il Presidente dell’ACEM Corrado Di Niro – perché continuerà a sottrarre liquidità ulteriore, allontanerà dal mercato delle opere pubbliche e porterà al fallimento numerose aziende ”.
Acem: delusione per il via libero allo Split Payment, porterà al fallimento numerose imprese
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