Anche quest’anno Roccavivara ospiterà la “Giornata dell’anziano”, l’appuntamento annuale dedicato alla cultura della salute e alla prevenzione. Animatrice dell’evento, come ogni anno, la professoressa Pina Sallustio, Direttore del Dipartimento Servizi della Fondazione e professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, nativa del centro alto molisano, che insieme all’Amministrazione Comunale, nella persone del sindaco Frano Antenucci, promuove da anni questo appuntamento. Quest’anno l’evento si svolgerà martedì 2 agosto alle ore 19.00 in piazza Portella, il tema del Convegno “La patologia della Tiroide: prevenzione, diagnosi e cura”, organizzato dal Comune, dalla Fondazione “Giovanni Paolo II” e dal Centro Sociale Anziani.
Dopo il Saluto di alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, interverranno il dott. Mario Zappia, Direttore Generale della Fondazione. Coordinerà i lavori la Professoressa Sallustio, le relazioni sono state affidate al professor Maurizio Gasperi, ordinario di Endocrinologia dell’Università del Molise, al dottor Fabio Rotondi, Direttore dell’U.O.C. di Chirurgia Generale ed Oncologica della Fondazione, e al dottor Pietro Princi, Chirurgo Endocrino.
La tiroide svolge un ruolo fondamentale nell’arco di tutta la vita da prima della nascita alla terza età per lo sviluppo del sistema nervoso, la funzione cardiovascolare e il metabolismo. Le patologie tiroidee sono piuttosto frequenti negli adulti e negli anziani. I noduli sono palpabili nel 5 % dei soggetti, ma noduli di piccole dimensioni, rilevabili con l’esame ecografico, sono presenti nel 50-60% della popolazione generale in particolare nelle aree iodocarenti, con una prevalenza che aumenta con l’età.
La frequenza dell’ipotiroidismo, cioè la ridotta produzione di ormoni tiroidei, aumenta con l’età specie nel genere femminile. In forma lieve si riscontra infatti in quasi 1 donna su 10 oltre i 60 anni. Colpisce fino al 2% elle donne nella sua forma clinicamente manifesta, ma la prevalenza delle forme più lievi è del 4-6 %. Può essere causato anche da noduli tiroidei iperfunzionanti e in questo caso interessa una popolazione più anziana, sia maschile che femminile.
Tutte la malattie tiroidee una volta correttamente identificate e curate nei tempi opportuni non portano a conseguenze cliniche rilevanti.
L’ipotiroidismo si corregge agevolmente con l’ormone tiroideo. Devono per questo essere usati farmaci certificati, mentre vanno evitati estratti o prodotti con contenuto di ormoni non assicurato.
L’ipertiroidismo può essere corretto con farmaci che bloccano la produzione ormonale o con terapia radiometabolica. Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e necessita solo di regolari controlli nel tempo.
I noduli che sono sospetti per neoplasia richiedono l’intervento chirurgico. Fortunatamente al giorno d’oggi in molti casi le metodiche mini-invasive risolvono la patologia in fase precoce. I noduli maligni della tiroide sono rari (circa 3-5% di tutti i noduli tiroidei) e una volta diagnosticati possono essere curati mediante tiroidectomia o tiroidectomia associata alla terapia radio metabolica. La diagnostica dei noduli tiroidei è oggi effettuata ampiamente mediante ecografia. E’ compito dello specialista selezionare quei casi che richiedano un approfondimento diagnostico e terapie specifiche.