Argentina e Molise, un legame solido che si rinnova in nuove forme di cooperazione per favorire opportunità e sviluppo. Argentina e Molise, una storia viva di impegno umanitario per ritrovare i figli delle desaparecidas perseguitate e uccise dalla dittatura. Stamani a Palazzo Vitale ospite del presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, il ministro pluripotenziario dell’Ambasciata argentina in Italia, consigliere Carlos Cherniak. Un incontro informale e costruttivo, contraddistinto “da un approccio vincente, conoscersi per arricchirsi con le reciproche esperienze e potenzialità, forti della storia che lega i molisani all’Argentina”, così il governatore Frattura ha dato il benvenuto al ministro.In rassegna, durante il colloquio, i possibili settori nei quali concentrare la costruzione di una piattaforma di cooperazione a doppio senso a partire già dal prossimo 2015. Particolare interesse è stato mostrato per l’agroalimentare, comparto nel quale da una parte il Molise presenta una grande tradizione di export nel Paese latino-americano e dall’altra l’Argentina mostra grandi capacità di innovazione soprattutto sul versante della tecnologia applicata alle coltivazioni.Alla luce della corrispondenza di intenti tra il ministro dell’Ambasciata e il presidente della Regione, in considerazione dell’anno italiano in America Latina, già nel pomeriggio gli incontri tecnici per ponderare e approfondire condizioni e strumenti propedeutici all’avvio di una fase concreta e operativa di cooperazione. In riunione con Carlo Cherniak, Unimol, Province, Camere di commercio, Assindustria, Fondazione Molise Cultura, i consiglieri regionali delegati Vincenzo Cotugno, Domenico Di Nunzio e Nico Ioffredi e i dirigenti dei servizi interessati della Regione Molise. Impegno importantissimo, subito assunto dal governatore Frattura, la condivisione della campagna per i diritti umani promossa anche in Italia dall’Ambasciata: il Molise sostiene l’iniziativa di ricerca di 385 giovani, figli strappati alle donne vittime dell’ultima dittatura in Argentina dal 1976 al 1983. Cinquecento bimbi hanno avuto la stessa sorte atroce imposta dal regime: sottratti appena nati alle madri desaparecidas e dati in adozione con documenti falsi o consegnati ad altri militari o complici. “Abbiamo ritrovato 115 nipoti delle nonne di Plaza de Mayo, all’appello ne mancano 385: potrebbero essere ovunque, anche in Molise – ha sottolineato il ministro Cherniak –. Per questo chiediamo la collaborazione della Regione a diffondere la nostra campagna: chiunque, tra i 30 e i 38 anni di età, nutra dubbi sulla propria identità, può rivolgersi alla nostra Ambasciata per un test gratuito del dna”. Due i contatti a disposizione, dirittiumani@ambasciatargentina.it e 06.48073300. Immediata e convinta la disponibilità del presidente Frattura: “Ci faremo promotori di una comunicazione presente su tutti i mezzi di diffusione”.
A Palazzo Vitale il ministro dell’Ambasciata Argentina, Carlos Cherniak. Frattura: operativi da subito per nuove forme di cooperazione
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