Larino entrerà nel circuito culturale e turistico della memoria della Seconda Guerra Mondiale attraverso l’istituzione di un Museo della Storia Patria. La proposta, nata dall’idea della sezione frentata dell’Associazione Combattenti e Reduci presieduta da Giuseppe Silvano, è stata rilanciata dal network culturale dei Borghi della Lettura che ieri sera, nell’ambito della manifestazione Enzimi Musicali, ha promosso un convegno sul tema Turismo della Memoria Storica: Testimonianze, Reperti e Documenti della Seconda Guerra Mondiale a Larino. Nell’occasione, in via Belvedere nel cuore del centro storico, è stata allestita una mostra di cimeli storici curata da Giuseppe Silvano e Gaetano Ricci. Numerosi i cittadini e le associazioni che hanno assistito al convegno e alla proiezione del lungometraggio curato da Davide Vitiello e Marina Bucci, con all’interno una testimonianza di Michele Trivisonno, uno degli ultimi testimoni diretti delle vicende connesse all’arrivo dell’esercito alleato a Larino. Era il 13 Ottobre del 1943 quando le truppe canadesi giunsero in Piazza Municipio accolte dall’esultanza dei cittadini esasperati dall’occupazione nazifascista e ridotti ormai alla fame. Una foto scattata in quel momento da Emilio Pilone costituisce la più importante testimonianza di quella giornata cruciale per la comunità di Larino.
Quella stessa testimonianza unita ad altre diventa memoria da trasmettere alle nuove generazioni e ai turisti di quarta generazione, coloro cioè che cercano oggi il contatto diretto con la vita, con la storia e l’identità stessa dei borghi. Roberto Colella, giornalista, cultore di storia contemporanea e coordinatore del network Borghi della Lettura, ha utilizzato una parola chiave che meglio di tutte serve ad identificare il legame tra il turista odierno e il borgo: è lo storytelling già sperimentato con successo a Castropignano, divenuto il primo borgo molisano di storie da visitare.
Lo storytelling ha cambiato radicalmente il rapporto tra il borgo e il turista, rapporto reciproco non più basato sulla semplice offerta e ricezione di informazioni ma bensì sul racconto di episodi, sulla narrazione di vicende significative di un determinato periodo storico. Perché la storia non è una ruspa devastatrice ma lascia dietro di se testimonianze materiali e immateriali in grado di raccontare la vita del borgo meglio di qualsiasi cosa, permettendo in tal modo al turista di immedesimarsi in quella storia e di riviverla. Larino si candida a diventare un borgo di storie da visitare, all’interno del circuito turistico della Seconda Guerra Mondiale in Molise, grazie a un patrimonio di cimeli e testimonianze gelosamente e orgogliosamente custodito dalla sezione di Larino dell’associazione Combattenti e Reduci, il cui impegno è da sempre riconosciuto e apprezzato dalla stessa comunità e non solo.
A Larino un Museo della Seconda Guerra Mondiale. L’idea rilanciata dai Borghi della Lettura
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