Nasce a Jelsi il museo comunale denominato MuFeG – Museo di Comunità della Festa del Grano. Il primo “Museo di Comunità” della regione Molise e tra i pochissimi in Italia, ma che cos’è un Museo di Comunità? Il museo è una raccolta, pubblica o privata, di oggetti relativi ad uno o più settori della cultura. Lo statuto dell’International Council of Museums lo definisce: “ un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto”.
Una comunità invece è un insieme di individui che condividono lo stesso ambiente fisico e tecnologico formando un gruppo riconoscibile unito da legami organizzativi, linguistici, religiosi economici e da interessi comuni. La fusione di queste due definizione fa comprendere meglio il significato di “Museo di Comunità”, si tratta quindi di un luogo o più luoghi dove sono raccolti oggetti, manufatti e artefatti artigianali e artistici, saperi, ideali e obiettivi condivisi, tradizioni, costumi, valori, religione, una storia comune e opere, proprie di una comunità e che appartengono e identificano la comunità stessa. Ogni aspetto materiale che siano ad esempio traglie, sculture in grano, trecce, sapere o conoscenze immateriali come le tecniche costruttive, la devozione per Sant’Anna che saranno mostrati nel Museo di Jelsi, sono tutti e indistintamente riconducibili alla comunità.
Il MuFeG di Jelsi raccoglierà quindi quei beni materiali riconducibili alla Festa del Grano. Ma anche quelli che Alberto Cirese definiva “Beni Volatili” ovvero «[…] canti o fiabe, feste o spettacoli, cerimonie e riti che non sono né mobili né immobili in quanto, per essere fruiti più volte, devono essere ri-eseguiti o rifatti, […] I beni volatili sono insieme identici e mutevoli e vanno perduti per sempre se non vengono fissati su memorie durevoli» (Cirese 1996: 251). Le opere in grano di Jelsi hanno questa caratteristica, di essere fisicamente materiali ma espressione di un patrimonio immateriale straordinario che resiste nell’ animo di ogni jelsese e ri-vive ogni anno il 26 luglio. Il Museo si propone di essere una mappa, uno strumento comune che ciascuno dovrà e potrà utilizzare per compiere il proprio viaggio, in “rete” intergenerazionale, facendo della diversità culturale un valore non negoziabile ricco di straordinaria forza creativa; patrimonio fondamentale, indispensabile, attorno al quale una comunità nasce, nel quale si identifica e si rafforza. L’amministrazione fa sapere che sta lavorando in sinergia con l’intera comunità per giungere ad un’apertura agli inizi della stagione primaverile, ed a breve sarà presentato il logo del MuFeG e il nuovo sito web.