Motivazione: Il suo nome ed il suo volto è legato in modo inscindibile a trasmissioni Rai come Ballarò, W l’Italia, Presadiretta. Vince tre volte il Premio Ilaria Alpi nella sezione “miglior reportage italiano” . Nel 2013 con I dieci comandamenti, su Rai3, si cimenta per la prima volta nella conduzione. Con il programma vince altre due volte il Premio Alpi. Sempre con I dieci comandamenti ha vinto il premio come “migliore tv d’autore dell’anno”. Il suo è anche il nostro concetto di giornalismo e di legalità. Una legalità vera, quella che sta dentro il nome di Paolo Borsellino: non il vuoto legalismo dei benpensanti, il securitarismo che aggredisce i lavavetri ma è connivente con l’illegalità diffusa della politica e rimane silente e dunque complice davanti ai furti di Stato. Interpretando il bisogno della collettività che chiede diritti e sente il bisogno di una società fondata sui più alti valori. Ispirandosi agli stessi principi che hanno animato la vita di Paolo Borsellino.
“Oggi è un giorno speciale per me. Un giorno che voglio condividere con chi stima e segue il mio mio lavoro. Sono tra i vincitori della xx edizione del premio Borsellino. Sabato la cerimonia di premiazione a Pescara. Sono emozionato al solo pensiero di vedere accostata la mia persona a chi ha sacrificato la propria vita per gli altri“, così commenta Domenico Iannacone.
A Domenico Iannacone il Premio Paolo Borsellino 2015 per il giornalismo
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