A Campobasso : i colori del Carnevale, passando per le culture

“I colori del Carnevale. Passando per le culture”, è l’evento del Gruppo Awa (ASSeL, WAC e AGORA’), con gli S.P.R.A.R. Karibu e Integramondo, che si terrà il 28 febbraio, alle ore 16:00, presso l’Oratorio di San Pietro in via San Giovanni del Gelsi. Un pomeriggio divertente, aperto a tutti, al quale prenderanno parte i bambini del doposcuola del progetto PON, i piccoli ospiti dello S.P.R.A.R. Karibu e i giovani del Servizio Civile Universale, le famiglie della parrocchia, chiunque avesse voglia di trascorrere un pomeriggio leggero e colorato.


Il carnevale è una festa con una tradizione antichissima che si perde nella notte dei tempi. La sua storia nasce dall’ultimo banchetto che si era soliti allestire prima del periodo di Quaresima ed è, senza dubbio, la festa più colorata dell’anno, dove tutto è permesso e dove il gioco, lo scherzo e la finzione diventano, per un po’, una regola. Si tratta di una delle ricorrenze più diffuse e popolari del mondo.


Le maschere, i coriandoli, l’atmosfera festosa e i dolcetti saranno gli elementi fondamentali di Carnevale a colori, elementi che coinvolgeranno particolarmente i bambini. Nel corso del pomeriggio saranno svolte attività di animazione, assieme ai ragazzi del Servizio Civile Universale, come giochi, realizzazione di mascherine e catenelle e ci sarà una divertentissima attività di face painting: ogni bambino deciderà cosa farsi disegnare sul viso e sulle mani, in modo tale da giocare e divertirsi assieme, trascorrendo un pomeriggio diverso all’insegna dell’allegria.

Gli organizzatori assicureranno mascherine, stelle filanti, costumi per i piccoli ospiti dello Sprar Karibu, e una simpatica merenda: tutti potranno contribuire con la voglia di divertirsi e di mettersi in gioco, di condividere un momento di allegria.


In una società sempre più multiculturale aumenta sia il numero di bambini immigrati che quelli nati in Italia da genitori immigrati. Il processo di integrazione affonda le sue basi nel rispetto dell’altro e nel riconoscimento che le differenze rappresentano una ricchezza, ma si sviluppa anche nella costruzione di rapporti sociali con bambini e famiglie di origini e tradizioni diverse dalle nostre. Una sfida che vede coinvolti direttamente genitori, scuole, istituzioni. L’evento è un modo per creare opportunità di socializzazione e condivisione tra i piccoli ospiti dello S.P.R.A.R. e i bambini del doposcuola.

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