Ripartiamo dal titolo dell’ultimo comunicato della nostra segreteria nazionale del 21 u.s. che poneva un quesito circa i possibili futuri scenari della vicenda riguardante i lavoratori di 3g spa poiché, oltre alla domanda iniziale, in quel comunicato c’era anche una sibillina previsione di quanto sarebbe potuto avvenire. Si parlava delle reazioni che potevano sopravvenire all’indomani dell’invio delle prime lettere di licenziamento, prevedendo che le oo.ss. avrebbero richiesto la riapertura del tavolo di confronto con l’azienda per limitare o gestire i licenziamenti. Ebbene, voce di popolo voce divina, quello che si prevedeva è accaduto, e non poteva essere altrimenti.
Che ci sia sempre voglia di discutere e di tentare ogni strada per evitare le conseguenze peggiori è cosa di buon senso e dunque la nostra segreteria nazionale assieme ad un unico altro sindacato, lo scorso 22 ottobre, ha richiesto un nuovo incontro al Ministero del Lavoro ponendo dei dubbi sul metodo usato da 3g spa per individuare il personale in esubero e decretarne dunque il licenziamento. Una richiesta giusta, legittima ed alla luce del sole fatta all’organismo istituzionale incaricato di seguire la vertenza secondo quanto stabilito dalla legge.
Purtroppo finora nessuna risposta e nessuna novità dopo la nostra richiesta tranne il triste e vedremo quanto legittimo stillicidio di licenziamenti cui siamo costretti ad assistere impotenti, per ora.
Novità invece dobbiamo registrare sul fronte di altre sigle sindacali (tra le quali troviamo di nuovo l’unica che aveva chiesto con noi l’incontro al Ministero!?) che invece hanno optato per una richiesta indirizzata direttamente ed esclusivamente ai vertici dell’azienda la quale, pronta come il gatto col topo ad accoglierli sperando di addivenire ad un inimmaginabile accordo che possa derogare alle vigenti leggi sul licenziamento collettivo, si è subito mostrata disponibile ad incontrarli con lettera del 26 ottobre u.s. (talmente subito che pure la richiesta delle oo.ss. a cui faceva riferimento riportava la stessa data).
Dunque ora la risposta al quesito iniziale potrebbe essere che forse la trattativa si riapre ma il sipario resterà chiuso e tutto si svolgerà dietro le quinte. Siamo profondamente preoccupati per quanto sta avvenendo ed ancora di più lo siamo per quanto potrebbe ancora avvenire.
Tutte le peggiori previsioni stanno prendendo corpo, i licenziamenti proseguono e già ora che il numero di essi non ha raggiunto la quota prevista si registrano sofferenze nelle lavorazioni tanto da costringere l’azienda a chiedere prestazioni straordinarie al personale in servizio.
Solo un appunto in merito a quest’ultima vicenda, chiediamo ai lavoratori uno sforzo di solidarietà poiché la quota di lavoro straordinario che svolgono è esattamente il lavoro che è stato tolto a chi fino a qualche giorno fa era un loro collega.
Ribadiamo pertanto tutte le nostre preoccupazioni per i comportamenti dei vertici di 3g che continuano ad operare con arroganza ed approssimazione in un contesto di comprensibile disorientamento dei lavoratori e di sofferenza per quanti hanno già ricevuto la lettera di licenziamento.
Ma a cosa valgono le nostre parole…pur essendo noi stati sempre presenti ai tavoli con l’azienda fin dalla sua nascita, pur essendo la nostra segretaria regionale una loro dipendente, secondo 3g spa Slc-Cgil ha “una conoscenza molto limitata della realtà aziendale […] poiché da sempre priva di rappresentanza all’interno delle unità produttive” .
Abbiamo sempre creduto che su quei tavoli a cui partecipavamo si discutesse del futuro di 3g e lì ci siamo sempre impegnati lealmente. Che ci fossero altre sedi ne veniamo a conoscenza solo ora.