281a edizione della Fiera d’Ottobre di Larino: la tradizione sposa l’innovazione agroalimentare

Torna la Fiera d’Ottobre di Larino, giunta alla sua 281a edizione, dall’11 al 13 ottobre, nel
polo fieristico della città frentana. A tagliare il nastro sarà la sottosegretaria al ministero delle
Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto. L’evento guadagna di anno in anno, l’attenzione
crescente delle imprese molisane e non, affermandosi come appuntamento attrattivo per il mondo
professionale e consumer. L’edizione 2024 ospiterà, infatti, circa 100 espositori, provenienti da
diverse regioni, in un’area che si estende su duemila metri quadrati coperti e quattromila all’aperto.
L’evento si conferma come punto di riferimento storico e culturale, mantenendo viva una tradizione
che affonda le radici nei secoli passati guardando al futuro del settore agricolo e agroindustriale.
La Fiera d’Ottobre di Larino ha origini che si perdono nel tempo, strettamente legate alla
tradizione agricola del territorio e, soprattutto, alle antiche rotte della transumanza. Inizialmente
prevista a maggio in concomitanza con la festa del santo patrono San Pardo, fu poi spostata a
ottobre nel 1742, con un decreto di Carlo III di Borbone, finalizzato a valorizzare al suo interno la
vendita del grano e, soprattutto, il commercio di bestiame, in transito lungo i tratturi verso le calde
pianure pugliesi.


E proprio partendo dalla vocazione del territorio, la Fiera d’Ottobre punta a ricoprire un
ruolo di primo piano nel Centro-Sud e nell’area adriatica.
“Anche in questa edizione della Fiera d’Ottobre – ha sottolineato Angela Vitiello,
assessore alle Attività Produttive del Comune di Larino – è nostra intenzione dare ai
rappresentanti delle imprese che operano nella nostra realtà la possibilità di testimoniare il loro
impegno per lo sviluppo sostenibile del territorio e di tutto il Molise. Lo facciamo, forti del sostegno
ricevuto lo scorso anno dal presidente della giunta regionale Francesco Roberti che ha palesato
l’idea di rendere la nostra Fiera la vetrina regionale in tema di agricoltura, di zootecnia, di
innovazione tecnologica in campo agroalimentare, e del rinnovato supporto da parte della Camera
di Commercio del Molise”.
In collaborazione con la Regione Molise e con il supporto della Camera di Commercio del
Molise, la Fiera diventa strumento di promozione e di valorizzazione delle eccellenze locali, come
sottolineato dal Presidente della Camera di Commercio Paolo Spina: “Abbiamo condiviso il
progetto di rilancio della Fiera d’Ottobre offrendo il nostro supporto logistico ed economico anche
per le prossime edizioni, nell’ottica di adattare l’evento alle esigenze del mondo imprenditoriale
attuale”.

Il programma racchiude decine di convegni, master class, workshop, a partire dalla tavola
rotonda inaugurale, prevista nella mattinata di venerdì 11, sul tema “Quale agricoltura nei prossimi
venti anni? La filiera del cibo made in Italy: ricerca e innovazione nell’agroalimentare”, alla quale
parteciperanno rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle istituzioni.
Ci saranno Coldiretti con Campagna Amica Molise, AssoPanificatori Pasticceri Molise e
molte altre realtà locali per promuovere prodotti a km zero e cibo di qualità. Presenti anche
l’Unimol, le start-up della CTM (Casa delle Tecnologie del Molise), i progetti del Gal Molise Innova
Plus e le iniziative dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo del Molise. I visitatori troveranno
anche degustazioni di prodotti tipici e laboratori didattici per adulti e bambini.
Le prospettive della manifestazione sono riassunte dal Sindaco di Larino e Presidente
della Provincia di Campobasso Giuseppe Puchetti, il quale ha rimarcato: “Vogliamo dare alla
Fiera un taglio prettamente legato all’agroalimentare, in linea con la vocazione del territorio. Il nostro
obiettivo è di specializzarla, dando un futuro solido e sostenibile all’evento. Mi preme sottolineare
che la Fiera d’Ottobre è unica nella regione. Voglio auspicare che questa caratteristica, insieme ai
programmi di sviluppo per cui stiamo lavorando, trovino l’attenzione dovuta, nell’interesse delle
aziende e del territorio”.

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