E’ necessario attivare una vertenza per bloccare quanto prima i circa 200 sfratti dalle case popolari in corso nel Molise, tanto più in questo momento dove il sistema del mercato priva sempre più persone del lavoro e di prospettive, a partire dalle giovani generazioni. Occorre assolutamente sostenere tale moratoria nei confronti dell’IACP di Campobasso e Isernia, dell’assessorato regionale, dei comuni interessati, delle due prefetture che, previa sospensione delle suddette procedure di sfratto, inizi ad attuare un piano per garantire il diritto alla casa alle persone aventi diritto per condizioni socio familiari.
Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito alle nefaste politiche dei tagli all’edilizia popolare, del liberismo dei fitti e del mercato della casa; politiche che hanno fatto arricchire solo i palazzinari, gli speculatori ed evasori, rendendo sempre più impossibile il diritto all’abitazione per i ceti più deboli. Tra l’altro occorre fare trasparenza su certe spese spropositate che lo stesso IACP eroga ai suoi apparati dirigenziali: buona parte di esse potrebbe essere destinata a chi ha bisogno. Ma soprattutto occorre farla finita con le guerre tra poveri: serve un censimento di tutti coloro che hanno bisogno di un tetto e che sono rimasti in attesa nelle graduatorie; per poi elaborare un piano regionale che soddisfazione quelle esigenze, incrementando ad hoc l’edilizia popolare, anche mediante il recupero degli immobili rimasti abbandonati, a partire da quelli pubblici. Occorre anche un investimento per la corretta manutenzione degli immobili IACP ai fini dell’efficientamento energetico. Ciò che peraltro porterebbe occupazione nel settore edilizio. Il PCL Molise lega questa rivendicazione immediata alla prospettiva più ampia di provvedimenti di tipo anticapitalistico, verso gli edifici sfitti di immobiliaristi e speculatori, da espropriare senza indennizzo e mettere a disposizione delle persone bisognose.
Il Coordinatore PCL Tiziano Di Clemente