19° edizione della Festa Regionale della Polizia Municipale

E’ tutto pronto per la diciannovesima edizione della Festa Regionale della Polizia Municipale che si terrà domenica 6 marzo a Venafro. La stragrande maggioranza dei comuni molisani sarà presente all’evento che vedrà sfilare per le vie cittadine decine di gonfaloni in rappresentanza delle  comunità di appartenenza. L’evento ha un valore di grande importanza anche per la celebrazione del primo Giubileo della Polizia Municipale che vedrà il passaggio dei rappresentanti dei vari Corpi di Polizia, unitamente ai propri sindaci, attraverso la porta santa della Cattedrale di Venafro. Istituita con legge regionale n. 11 del 2004, per la seconda volta sarà celebrata a Venafro. Sarà l’occasione, quella di domenica, anche per ricordare i 30 anni dalla promulgazione, da parte del Parlamento, della legge quadro sull’ordinamento della Polizia Municipale a firma dell’allora ministro degli Interni, Oscar Luigi Scalfaro (n.65 del 7 marzo 1986). Il programma prevede dalle 8.30 l’esposizione dei veicoli e delle attrezzature in dotazione ai Comandi di Polizia municipale in piazza Vittorio Veneto; alle 9.30, presso il Castello Pandone, l’inizio del convegno dal tema “Primo Rapporto del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana sulla criminalità in Italia” che vedrà, dopo i saluti istituzionali del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, e del sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, l’intervento di Gian Guido Nobili, coordinatore del Forum Italiano per la Sicurezza Urbana. Alle 10.45 i gonfaloni dei comuni molisani inizieranno a muoversi verso la chiesa Cattedrale di Venafro per il passaggio sotto la porta santa e l’inizio della celebrazione eucaristica che sarà tenuta dal vescovo della Diocesi di Isernia-Venafro, mons. Camillo Cibotti.
“Oggi la polizia locale svolge una specifica funzione di regolatore della vita sociale e lo fa conoscendo e applicando la legge, ossia le regole di vita che la comunità nazionale e locale democraticamente si è data” afferma Domenico Esposito, presidente A.Mo.Po.L. “Per questo gli operatori non possono mai girare la testa dall’altra parte, e devono intervenire se necessario anche utilizzando i propri poteri di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria al pari di tutte le forze di polizia. Pertanto queste manifestazioni partecipate da tutti” conclude il presidente Esposito “devono rappresentare un momento di condivisione in quanto ogni singola forza di polizia rappresenta l’altra ed insieme lo Stato”.

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