Il Movimento Regionale dei Cristiano Sociali del Molise aderisce agli eventi promossi per il Primo Marzo a Campobasso che consentiranno di riflettere sui diritti umani di tanti migranti arrivati sul nostro territorio e ospitati in alberghi e strutture non sempre in condizioni ottimali.Il Ministero dell’Interno non ha riscontrato le sollecitazioni dell’Assessore Regionale alle Politiche Sociali circa il numero delle richieste d’asilo accolte e sui tempi di permanenza lunghissimi a cui sono costretti i migranti con disagi e penalizzazioni evidenti.
Chi scappa dal proprio paese non lo fa per rimanere in una struttura per un anno senza sapere quando potrà spostarsi, studiare o lavorare. Il tema è di stretta attualità in Molise e non può essere confinato burocraticamente solo nelle sedi istituzionali ma deve vedere coinvolto l’associazionismo, i giovani, la scuola e le forze sindacali. La nostra regione ha pagato un prezzo epocale all’emigrazione ed oggi esprime tra gli altri il Presidente dell’UNAIE (Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati) Franco Narducci che il 26 febbraio ha promosso al Senato della Repubblica un confronto in cui sono intervenuti rappresentanti dei vari paesi del Mondo e nel quale ha portato i saluti anche l’Assessore Regionale ai Molisani nel Mondo.
E proprio questa storia antica di emigrazione deve spingere il nostro territorio a politiche di accoglienza, come quelle sollecitate da Padre GianCarlo Maria Bregantini aperte, inclusive e solidali. Non sarà semplice ma non è nemmeno impossibile.
1° marzo: Molise tra emigrazione e immigrazione
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