1° maggio del PD/ rappresentazione teatrale “Digiunando davanti al mare”per un racconto su Danilo Dolci

Giuseppe Semeraro pronto a dare voce e corpo a Danilo Dolci, emblema della rivoluzione pacifista siciliana degli anni ’50.Due le rappresentazioni: la prima alle ore 11:00 presso L’INCUBATORE DELLE IMPRESE SOCIALI via Monsignor Bologna, 15 a Campobasso, promossa dal PD regionale per chiamare a raccolta deliziare ed intrattenere l’alto Molise sui temi del LAVORO e del RISCATTO SOCIALE; la seconda in quel di Santa Croce di Magliano, alle 18:30, presso la saletta del Museo SACROAM di via Bicchierino, con lo stesso medesimo obiettivo!


Si tratta di una sorta di mini tour curato dal dipartimento Cultura e Comunicazione della segreteria regionale PD: la prima manifestazione pubblica, aperta a tutti i cittadini, convinti come siamo che la cosa possa rappresentare un importante momento di crescita personale e collettiva.
La figura di Danilo Dolci poeta, intellettuale, pedagogo, sociologo, educatore, architetto ed instancabile attivista della ‘non violenza’ sfugge a qualsiasi tentativo di classificazione.


Dopo un breve viaggio in Sicilia a metà degli anni trenta, quando era ancora adolescente, decide di tornarvi in età matura per di mettersi al fianco degli ultimi, dei diseredati, per dare loro forza coscienza e dignità, convinto com’era che, più miserie messe insieme, potessero costituire una vera forza!


Agli inizi degli anni cinquanta si trasferisce nella Sicilia occidentale (Trappeto, Partinico –PA-) dove promuove lotte nonviolente contro il potere mafioso, il sopruso ed il sottosviluppo a favore del lavoro e dei diritti di intere classi sociali (pescatori…, contadini.., braccianti…), i quali, all’epoca, non avevano neppure per la sopravvivenza…


Il 14 ottobre del 1952, infatti, a Trappeto (PA), Danilo Dolci dà inizio alla prima grande protesta nonviolenta…: il digiuno sul letto di Benedetto Barretta, un bambino morto per denutrizione…!!! Dopo aver attirato l’attenzione della stampa, lo sciopero viene interrotto quando le autorità si impegnano pubblicamente ad eseguire alcuni interventi urgenti…, come la costruzione di un impianto fognario… e la sistemazione di strade… Siffatto impegno sociale gli varrà il soprannome di “Gandhi italiano” – rivolto in quegli anni anche al grandissimo filosofo nonviolento Aldo Capitini – che forse conosciamo meglio…


Sempre in quegli anni con i pescatori, i contadini, i braccianti ed i disoccupati… realizza una radio clandestina, un asilo, una diga, l’Università Popolare… ed un numero sconsiderato di progetti culturali… Il suo attivismo gli valse due candidature a premio Nobel per la pace ed il riconoscimento a livello internazionale del suo operare.


Dalle vicende umane di questo ‘gigante dimenticato…’, gli amici salentini di ‘Principio Attivo Teatro’, hanno creato un capolavoro teatrale, appunto, che tenta non solo di raccontare i momenti più importanti della vita di questo ‘gigante nonviolento’, ma di evocarli col corpo nudo del teatro, nel tentativo di rimettere al centro del dibattito alcuni grandi fondamentali ed importantissimi temi che, propri del 1°MAGGIO, oggi sembrano sempre più essere smarriti e svaniti nel sentire e nell’immaginario collettivo.!


DIGIUNANDO DAVANTI AL MARE fa parte di un progetto teatrale ideato da Semeraro stesso, che vede la regia di Fabrizio Saccommano, la drammaturgia di Francesco Niccolini e la produzione della compagnia teatrale leccese Principio Attivo Teatro 2016. Storie e fatti realmente accaduti, ma che oggi sono cosi attuali e sintomo di una società che ha ancora bisogno di tanti Danilo Dolci per crescere, migliorare, cooperare e che digiunino davanti al mare protestando a suon di Bach: “Ciascuno cresce solo se sognato” questo è il messaggio, un messaggio di speranza e di invito a lottare pacificamente e a resistere.

Commenti Facebook