Vitiello: La sinistra deve riaffermare la dignità del lavoro. Ecco perché sostengo Gianni Cuperlo

Le primarie dell’8 dicembre per l’elezione del Segretario Nazionale del Partito Democratico possono rappresentare un’opportunità di reale cambiamento.  La candidatura di Gianni Cuperlo nasce per  rimettere al centro dell’ agenda politica e programmatica del Partito Democratico il valore delle persone e la dignità del lavoro. Sostengo con convinzione Cuperlo per la qualità delle proposte avanzate su lavoro, giovani e pensioni, frutto dell’unità di intenti maturata in questi mesi con l’organizzazione dei Giovani Democratici. 

A partire dal blocco dell’aumento dell’aliquota per le partite Iva, proposta contenuta in un emendamento alla legge di stabilità approvata nei giorni scorsi al Senato; estensione degli ammortizzatori sociali per i giovani a tutti i lavori e semplificazione delle procedure per l’accesso al bonus precari; definizione di un equo compenso per chi non ha un contratto nazionale di riferimento, come il lavoro a progetto; approvazione dello Statuto del lavoro autonomo e professionale; rifinanziamento della casa integrazione in deroga; proroga dei contratti dei precari della Pubblica Amministrazione in scadenza  a partire da Gennaio 2014; diminuzione dell’incidenza dell’Irpef sui redditi da lavoro medio-bassi (almeno fino a 30 mila euro annui); rivalutazione delle pensioni fino a  sei volte il minimo; risoluzione definitiva della vergogna degli esodati.
Su queste basi come PD dobbiamo reindirizzare il nostro agire politico, per restituire a tanti milioni di donne e uomini oppressi dalla sofferenza la speranza di emancipazione. Ma per far ciò occorre risolvere prioritariamente il nodo cruciale del profilo identitario, elemento di straordinaria importanza per una forza che ambisce a governare il cambiamento. E’ su questo aspetto che Cuperlo ha ben chiaro il progetto di partito del futuro: un partito capace di porre al centro del dibattito politico il tema della riduzione delle disuguaglianze attraverso la redistribuzione della ricchezza materiale e delle opportunità, in particolare nel Mezzogiorno del Paese; un partito  saldamente collocato nel solco del socialismo europeo, unico luogo nel quale è possibile rimettere al centro dei processi decisionali i bisogni delle masse lavoratrici e dell’esercito di giovani precari e disoccupati rilegati ai margini di una società sempre più dominata dall’egoismo e dall’ingiustizia.
Se siamo la sinistra, se siamo il Partito Democratico dobbiamo dire innanzitutto chi siamo e per chi siamo disposti a batterci, con l’orgoglio per le nostra storia e le nostre radici. Per questo o il PD ritrova il senso del suo impegno nella difesa delle fasce deboli della società, dei poveri, degli emarginati, dei senza diritti, oppure nega la sua funzione storica. L’unico tra i candidati in grado di interpretare fino in fondo questo cambiamento  è Gianni Cuperlo.

Davide Vitiello, Segretario Giovani Democratici del Molise – componente segreteria regionale PD

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