Riconoscere, affrontare, gestire le calamità naturali grazie a un percorso di formazione e gioco. Un percorso che contiene in sé i valori più alti, i principali, dell’azione condotta dalla Protezione civile, primo tra tutti la diffusione di una cultura radicata della sicurezza, della solidarietà e del senso civico nei confronti del prossimo e dell’ambiente. A dimostrare che tutto ciò non è solo possibile, ma è anche bello farlo, i bambini delle scuole elementari e i ragazzi delle medie di quattro istituti didattici molisani che questa mattina si sono ritrovati a Campochiaro, nel Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Molise, per mettere in pratica, assistiti da operatori e volontari, quanto imparato e simulato tra i banchi di scuola durante l’anno.
Sorrisi, freschezza, stupore e coraggio nel corso delle esercitazioni conclusive del progetto “Scuola multimediale della Protezione civile”, esperienza nazionale testata anche in Molise grazie alla sinergia tra l’Arpc e l’Ufficio scolastico regionale.
Una mattinata di prove e simulazioni alla presenza del Capo Dipartimento della Protezione civile nazionale, il prefetto Franco Gabrielli.
Giunto in Molise in elicottero, Gabrielli è stato accolto dal presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Niro, dal direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Sandra Scarlatelli, e dal consigliere delegato, Salvatore Ciocca. Con loro i vertici delle Istituzioni coinvolte, Corpo forestale dello Stato, Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Croce rossa e tutti gli operatori che assicurano interventi in caso di necessità ambientale.
Come in un gioco, dunque, ma con un approccio serio e consapevole, gli alunni presenti hanno offerto al prefetto Gabrielli, che ha seguito in rassegna uno per uno tutti gli step, uno spettacolo di solidarietà e prontezza, dando vita a una dimostrazione colorata e sincera di tutto ciò che hanno appreso dall’esperimento formativo condotto nell’anno scolastico in corso. Un esperimento che ha avuto come base di appoggio e sviluppo la Rete per una multimedialità a servizio della realtà.
Partecipazione e interesse all’iniziativa da parte di Gabrielli, che ha riconosciuto al Molise e alla Protezione civile regionale ruolo, capacità e professionalità di livello, in particolare per la prontezza messa in campo con i soccorsi alle popolazioni alluvionate nei Balcani.
“Consentitemi un plauso – così il prefetto –, al presidente della Regione Molise, che riveste un ruolo importante nell’area europea dell’Adriatico con il vertice dell’Euroregione. Dico grazie a lui, alla Regione e alla Protezione civile del Molise per la disponibilità offerta da subito a fare parte del cartello di soccorsi, che, con la Provincia autonoma di Trento e la Regione Friuli Venezia Giulia, rappresenta il sistema di Protezione civile nazionale nei territori alluvionati. Il Molise da subito – ha rimarcato il Capo Dipartimento Gabrielli –, è venuto incontro a una difficoltà complessiva del nostro sistema che purtroppo ha molte poche risorse. Dunque veramente grazie al Molise, al suo presidente e alla sua Protezione civile”.
Per Gabrielli “il tema dell’emergenza ambientale nel nostro Paese è un tema molto serio, attuale, che, a mio sommesso giudizio – ha ragionato il Capo della Protezione civile –, potrebbe rappresentare anche un modo per rilanciare l’economia nazionale perché se noi non ci riappropriamo correttamente del territorio non andremo da nessuna parte”. Da qui l’apprezzamento per la manifestazione di Campochiaro: “Non basta la previsione, è necessario – ha spronato il prefetto –, lavorare per la pianificazione sul territorio, far crescere una matura cultura di Protezione civile così da gestire al meglio anche gli esiti più negativi soprattutto sotto il profilo delle vite umane”.
A ringraziare Franco Gabrielli “per la visita, la disponibilità e l’affetto mostrati, ancora una volta, al nostro Molise”, il presidente Paolo Frattura.
“Con l’esperienza di oggi – il saluto finale del governatore –, abbiamo dimostrato che anche in una piccola regione, come la nostra, non solo si può fare, ma si fa. Si fa, si costruisce un’impresa educativa, formativa e innovativa come il progetto “Scuola multimediale della Protezione civile”, che pone a suo fondamento l’attenzione alla persona e al territorio, grazie al connubio tra le Istituzioni e al contributo che ciascuno di noi sa, vuole e può dare in un sistema sociale, facendo squadra. Per questo grazie a tutti quelli che hanno reso possibile un percorso importante e straordinario, dagli insegnanti, ai volontari, a tutti coloro che quotidianamente curano il significato e la qualità della prevenzione e soprattutto grazie ai nostri bambini e ragazzi, soccorritori speciali in questa bellissima esperienza”.