Vinitaly 2022, 16 aziende a Verona per tenere alto il nome del Molise   

Il Molise sarà presente al Vinitaly 2022 con ben 16 aziende produttrici di vini DOC e IGT, che esporranno nello stand messo a disposizione dall’Arsarp/Regione Molise presso il Padiglione 11 (Area F5-G5-H5), nell’ambito del Programma “Promozione Molise 2021/2023” e finanziato dal PSR 2014/2020 – Misura 3 – Sottomisura 3.2.
Si tratta di aziende di altissima qualità, molte delle quali gestite da giovani imprenditori che hanno investito in agricoltura e, in particolare, nella viticoltura, anche grazie agli aiuti concessi dalle politiche regionali e comunitarie.


Nello specifico, parteciperanno all’evento che si tiene dal 10 al 13 aprile a Verona: 
Az. Agricola Claudio Cipressi, Cantine Catabbo, Tenute Martarosa, Cantine Salvatore, Cantina San Zenone, Colle Sereno, VI.NI.CA., La Cantina di Remo, Casale Madonna Grande, Di Vito Farm, Az. Agricola Angelo D’Uva, Tenimenti Grieco, Cantine Borgo di Colloredo, Di Majo, Terresacre, Valerio Vini, Consorzio di Tutela Tintilia del Molise.


Lo stand del Molise sarà diviso in due parti distinte. La prima, destinata all’esposizione dei vini delle cantine locali, vedrà direttamente i prodottori interfacciarsi con gli operatori presenti alla manifestazione. 
La seconda area invece, di circa 50 metri quadri, sarà riservata alla presentazione e degustazione dei vini molisani affidata a tecnici esperti sommelier, che illustreranno le caratteristiche dei prodotti, i metodi di produzione e lavorazione e forniranno suggerimenti anche per gli abbinamenti a tavola. 
In questo spazio, inoltre, verranno organizzati anche una serie di eventi di promozione rivolte a delegazione di operatori stranieri provenienti da Nord e Sud America del Sud e da tutta Europa. 
“La promozione e valorizzazione dei nostri vini – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere – è ovviamente l’obiettivo principale della partecipazione del Molise al Vinitaly. Attraverso il ritorno in presenza, contiamo di riavviare le contrattazioni commerciali tra produttori e mercato e dare nuovamente concretezza all’incontro domanda/offerta che in questi ultimi due anni ha sofferto tantissimo, penalizzando non poco uno dei settori in maggiore crescita prima della pandemia. Sono convinto – ha concluso – che le aziende regionali sapranno come sempre farsi valere e sfruttare al meglio una vetrina nazionale e internazionale sempre più prestigiosa”. 

Commenti Facebook